Milano, titolare di una lavanderia trova oltre mille euro in un paio di pantaloni e li restituisce
Ha trovato oltre mille euro in contanti in un paio di pantaloni e li ha restituiti al legittimo proprietario. Un bel gesto che è in realtà quasi una prassi per l'autore, il titolare di una lavanderia di Milano. A scoprire la storia, raccontata dal cittadino che aveva dimenticato nei pantaloni la grossa somma su un gruppo Facebook, è stata Marianna Vazzana del quotidiano "Il Giorno". Il cittadino modello che, dinanzi al denaro, non ha esitato un attimo restituendo tutta la somma al legittimo proprietario si chiama Youssef Mikhaeil Habib: è un cittadino egiziano di 34 anni, papà di due bimbi, che vive nel capoluogo lombardo da dieci anni e gestisce la lavanderia "La splendida 2" al civico tre di via Maiocchi.
Un cliente aveva dimenticato i soldi nei pantaloni
È a quella tintoria che un residente del quartiere Porta Venezia, Marco, si è rivolto di ritorno da un viaggio negli Stati Uniti. Assieme al resto della roba da lavare ha lasciato a Youssef anche un paio di pantaloni contenenti un piccolo tesoro: in una tasca semi nascosta Marco aveva infatti messo una busta con del denaro contante per fronteggiare qualsiasi evenienza durante il viaggio. Marco si era poi dimenticato della busta e aveva portato i pantaloni in lavanderia: per sua fortuna Youssef, abituato a controllare sempre gli indumenti prima di metterli in lavatrice, si è accorto della busta e del suo contenuto pari a mille euro e trecento dollari in contanti. Il titolare della lavanderia non si è scomposto alla vista del denaro: era già accaduto in altre circostanze (in un caso aveva trovato e restituito quattromila euro, in altri casi somme inferiori). Ha messo da parte i soldi e quando Marco, ormai sicuro di aver perso tutto, si è presentato in tintoria glieli ha restituiti. Il legittimo proprietario di soldi e pantaloni ho voluto ringraziarlo pubblicamente e ha quindi scritto un post sul gruppo Facebook della social street "Residenti in via Maiocchi e dintorni", dove il gesto del piccolo imprenditore è stato molto apprezzato: "Sono stato colpito dalla sua onestà – ha scritto Marco – Gli ho dato una mancia per ringraziarlo, ma il suo gesto non ha prezzo".