Milano, studenti in piazza contro il governo e il nuovo esame di maturità

Anche a Milano, come in altre città d'Italia, questa mattina gli studenti sono scesi in piazza per protestare contro le politiche del governo e il nuovo esame di maturità. Dietro lo striscione "Fino a che non sarò spento contro il vostro cambiamento" hanno sfilato circa un migliaio di studenti delle scuole superiori, assieme ad alcuni universitari. Il corteo si è concluso ufficialmente ai giardini della Guastalla, vicino all'Università Statale. Momenti di tensione si sono registrati solo quando una parte degli studenti, di ritorno al Manzoni (promotore della protesta), ha provato a deviare dal percorso autorizzato: a quel punto ad affrontarli hanno trovato un cordone della polizia in assetto antisommossa. C'è stato qualche spintone e alcuni giovani sono stati identificati, ma poi la situazione è tornata alla normalità.
I motivi della protesta
Per il resto si sono sentiti slogan contro il governo, colpevole di non considerare la scuola e l'istruzione una priorità: si sono visti striscioni e fumogeni. Il colore dominante del corteo è stato il rosso, come i fazzoletti che molti manifestanti hanno indossato al collo, in segno di resistenza. Oltre quindici gli istituti superiori e i licei cittadini che hanno aderito alla protesta, indirizzata in particolare contro i tagli all'istruzione, il piano per la scuola che a detta dei manifestanti "non prevede investimenti in didattica ed edilizia" e il nuovo esame di maturità, cambiato mentre è in corso l'anno accademico, che secondo gli studenti non rispecchia il percorso dei giovani che lo dovranno sostenere. Non è mancata però una critica all'esecutivo anche in merito alle politiche sull'immigrazione: vicino alla prefettura i manifestanti si sono seduti a terra e hanno fatto un minuto di silenzio per le persone morte nel Mar Mediterraneo.