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Milano, sputò a poliziotto durante uno corteo, giudice lo assolve: “Fatto tenue”

È stato assolto dal giudice del tribunale di Milano, il giovane manifestante che nel maggio del 2016 ha sputato a un poliziotto durante una manifestazione. A contare nella decisione è la “particolare tenuità del fatto”: assolti anche gli altri quattro ragazzi che erano con lui, accusati di aver strappato alcune bandiere del Pd da un gazebo.
A cura di Chiara Ammendola
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Immagini di repertorio
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I fatti risalgono al maggio del 2016 quando durante una manifestazione a Milano, un gruppo di cinque giovani danneggiò alcune bandiere e strappò alcuni manifesti del Pd esposti in un gazebo elettorale, oltre a lanciare diversi fumogeni. Uno dei ragazzi però si spinse oltre e sputò contro un agente di polizia. I cinque furono denunciati per i danni provocati e per uno di loro si aggiunse l'aggravante di oltraggio a pubblico ufficiale. A distanza di due anni è arrivata la sentenza per tutti loro: tutti assolti dal Tribunale di Milano. E in particolare per il giovane che durante il corteo di Piazza XXIV Maggio sputò all'agente l'assoluzione giunge con la formula della "particolare tenuità del fatto". La notizia è stata diffusa dal Sindacato autonomo di polizia (Sap) e condivisa anche sui profili Facebook. "Se sputare addosso a un poliziotto, viene considerato fatto tenue, allora vuol dire che sputare contro un servitore dello Stato sia legittimo", il commento di Stefano Paoloni, segretario generale del Sap, nella nota diffusa. "Se non il carcere, sarebbe stata opportuna quanto meno una ammenda – il suo sfogo su Facebook – per questo abbiamo chiesto che siano inasprite le pene per i reati di oltraggio a pubblico ufficiale".

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