Milano, sfrattata la trattoria Bagutta: nasce un nuovo premio letterario

Una via, una trattoria e uno storico premio letterario accomunati dallo stesso nome: Bagutta. Questo è ciò che, almeno fino ad ora, accadeva a Milano. Dal prossimo 14 aprile però potrebbe non essere più così: perché la trattoria toscana dove, nel 1926, alcuni intellettuali decisero di dar vita al premio ha ricevuto l'avviso esecutivo di sfratto. Lo spiega il Corriere della sera, aggiungendo un ulteriore particolare: c'è chi sta pensando di rottamare lo storico "Premio Bagutta".
La persona in questione è Carlo Mazzoni, uno degli eredi della famiglia Orsi-Mazzoni proprietaria della Trattoria Bagutta. Nonché direttore della rivista "The fashionable lampoon" che il 16 aprile assegnerà la prima edizione del proprio premio letterario, "The dot circle". Dove? Proprio in via Bagutta. Non si tratta, ovviamente, di casualità, ma di un vero e proprio tentativo di rottamare il "vecchio" premio per quello nuovo. Un progetto ambizioso e "presuntuoso", secondo lo stesso Mazzoni, che vuole fare del nuovo premio letterario un'occasione glamour e mediatica che contribuisca a sostenere i libri e gli scrittori facendoli arrivare a un più ampio pubblico. A differenza dello storico "Premio Bagutta" che "considera libri fuori da ogni logica commerciale".
Il "Premio Bagutta" è stato assegnato per le prima volta nel 1927
Certo, tra gli scrittori premiati col Bagutta figurano autori quali Italo Calvino, Primo Levi, Leonardo Sciascia, Giorgio Bocca e molti altri. La storia del "The dot circe", invece, è ancora tutta da scrivere. La prima pagina sarà la cerimonia che si svolgerà il 16 in via Bagutta. La strada sarà chiusa per l'occasione, i tavolini verranno apparecchiati e ci sarà una performance di street painting per animare la cena, durante la quale la giuria composta tra gli altri da Lina Sotis, Natalia Aspesi, Camilla Baresani e Marcello Fois incoronerà il vincitore.
Dall'altra parte, però, chi rappresenta lo storico "premio Bagutta" non intende alzare bandiera bianca. il ristoratore Marco Pepori, affittuario del locale in via Bagutta, assicura infatti che lo sfratto non è ancora arrivato e che "il premio ci sarà di sicuro". Più dubbiosa la presidente della giuria del Bagutta, Isabella Bossi Fedrigotti: "Non sappiamo quale sarà il nostro futuro", ha affermato. Chissà se, soprattutto, sarà ancora in via Bagutta.