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Milano, scopre lettere di 30 anni fa tra la moglie e un corteggiatore: anziano tenta il suicidio

Un uomo di 73 anni, residente a Milano, ha tentato per due volte il suicidio dopo aver scoperto in casa delle lettere, vecchie di 30 anni, di un corteggiatore della moglie di cui non era a conoscenza. Prima l’uomo, che soffre di problemi neurologici, ha cercato di gettarsi dalla sua abitazione, ma la moglie lo ha fermato. Poi è uscito di casa e, dopo aver salutato il figlio, si è appartato in auto con una corda con l’intenzione di impiccarsi. È stato salvato dalla polizia.
A cura di Salvatore Garzillo
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(Immagine di repertorio)
(Immagine di repertorio)

Due giorni fa stava sistemando un po’ di documenti in casa, vecchie carte ormai dimenticate dalla famiglia, finché non si è imbattuto in un blocco di lettere che non aveva mai visto prima. Fogli scritti trent’anni fa e ben custoditi per resistere al tempo. Un gesto molto romantico se quel plico non fosse stato in realtà una corrispondenza amorosa tra sua moglie e un altro uomo, un corteggiatore apparso dal nulla e di cui lui non era a conoscenza. Così, questo marito di 73 anni, distrutto dalla scoperta di un presunto tradimento vecchio di 30, ha tentato di lanciarsi dalla finestra del proprio appartamento in zona Lampugnano, a Milano. La moglie è però riuscita a bloccarlo e a riportarlo alla calma.

L'anziano localizzato grazie al suo smartphone

Sembrava tutto rientrato ma ieri mattina l’uomo è uscito da casa alle 10 annunciando l’intenzione di suicidarsi. Non prima, però, di essere passato dal figlio per salutarlo un’ultima volta. Per ore la moglie ha tentato invano di contattarlo finché, ormai disperata, alle 15 ha chiamato il centralino della questura per chiedere aiuto alla polizia. Ha raccontato cosa era accaduto, spiegando che il coniuge è affetto da alcuni problemi neurologici che hanno amplificato lo stato di sconforto dovuto alla scoperta delle lettere. Gli agenti hanno subito avviato l’app “Trova il mio iPhone” ma l’uomo è riuscito a disattivarla per evitare di essere localizzato. Hanno quindi utilizzato altri sistemi per l’individuazione dello smartphone e, anche grazie alla collaborazione del figlio dell’anziano, sono riusciti a scoprire la sua posizione. Era in via Elia Lombardini, in zona Navigli, seduto nella sua auto. Sul sedile accanto era appoggiata una corda con la quale aveva intenzione di impiccarsi. Appena ha visto i poliziotti, dopo un primo momento di confusione, è scoppiato in un pianto liberatorio e si è affidato a loro.

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