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Milano, ruba il cellulare a una ragazza su un bus della 91: passeggero insegue e fa arrestare il ladro

Una ragazza è stata derubata dello smartphone su un filobus della linea 91, a Milano. Un altro passeggero l’ha aiutata a rintracciare il ladro, che nel frattempo era sceso, riuscendo a farsi consegnare il telefonino rubato. Il malvivente è stato poi arrestato dai carabinieri: su di lui pendeva una condanna definitiva a un anno per reati contro il patrimonio.
A cura di Francesco Loiacono
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Delitto e castigo a Milano, su un filobus della linea 91. Nel giro di poche ore un ladro di telefonini, che aveva appena colpito alleggerendo dello smartphone una ragazza, è stato rintracciato da un altro passeggero del mezzo, che da alcuni dettagli aveva intuito ciò che era accaduto alla malcapitata: alla fine il malvivente è stato arrestato dai carabinieri. La vicenda, riportata dalla testata "Milanotoday", è avvenuta lunedì mattina su una delle due circolari di Milano, bus che spesso in passato sono stati il teatro di episodi di microcriminalità. Come spesso accade, la vittima del furto si è accorta di essere stata derubata solo in un secondo momento, scoppiando in un pianto a dirotto. Ma in suo soccorso è intervenuto un cittadino di origine egiziana, che quando aveva visto scendere in tutta fretta a una fermata un uomo aveva intuito quello che era avvenuto. Il passeggero ha proposto alla ragazza di andare a cercare il ladro assieme: sono scesi dal bus e sono tornati a piedi verso largo Ascari in zona Romolo. Qui hanno individuato il presunto ladro, un cittadino di origine marocchina. Il passeggero lo ha affrontato a viso aperto, riuscendo non senza difficoltà a farsi riconsegnare il telefonino della ragazza, che aveva effettivamente rubato.

Nel frattempo i carabinieri del Radiomobile, chiamati dalla ragazza, sono intervenuti e hanno bloccato il ladro per accertamenti. Nelle tasche del malvivente sono stati trovati in totale tre telefoni – incluso l'iPhone 6 della ragazza -, che sono costati al ladro una denuncia a piede libero per ricettazione. Ma quando il malvivente è stato portato in caserma per formalizzare la denuncia, le sue impronte digitali lo hanno tradito: l'uomo era stato infatti condannato in via definitiva a un anno per reati contro il patrimonio e per lui si sono così aperte le porte del carcere.

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