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Milano, rom di nuovo nel campo sgomberato a Muggiano. Granelli: “I terreni sono di Aler”

Il campo rom di Muggiano, zona periferica a ovest di Milano, a due mesi dallo sgombero è di nuovo stato violato. L’assessore Granelli sottolinea che il Comune si è fatto carico della bonifica nonostante l’area sia di proprietà dell’Aler: “Dal 2013 sono 22 le aree liberate e messe in sicurezza”.
A cura di Francesco Loiacono
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Il campo rom di Muggiano, zona periferica a ovest di Milano, a due mesi dallo sgombero è di nuovo stato violato. A riferirlo il Corriere della sera, secondo cui i lucchetti che proteggono la sbarra di accesso al campo sono stati fatti saltare più volte. Responsabili sarebbero i rom di origine bosniaca sgomberati due mesi fa dall'intervento del Comune, che specifica di essersi fatto carico della bonifica dell'area (costerà circa 600mila euro) nonostante i terreni siano di proprietà dell'Aler, che però ha detto di non potersi fare carico della spesa.

Al di là della sbarra sono comparse casseforti abbandonate e auto rubate e smontate di tutto ciò che può essere rivenduto. Si aggiungono a tutto ciò che non è stato ancora pulito e che si trova disperso nell'ex accampamento: vestiti, letti, frigoriferi, segno della vecchia presenza dei nomadi, oltre a mezzi inutilizzabili come camion, motorini e auto.

L'assessore Granelli: "Dal 2013 sono state liberate 22 aree"

La situazione del campo rom di Muggiano si aggiunge a quella di altri accampamenti presenti sul suolo comunale. Palazzo Marino rivendica un'importante azione per il ripristino della legalità: "Dal 2013 al settembre 2015 il Comune di Milano ha realizzato 1.284 allontanamenti (1,3 al giorno), 518 da aree o edifici abbandonati e 766 di camper o roulotte – ha detto l'assessore alla Sicurezza Marco Granelli nel corso dell'ultima riunione congiunta delle commissioni Sicurezza e Politiche sociali -. Sono 22 le aree liberate e messe in sicurezza, alcune delle quali occupate da oltre 10 anni. I campi autorizzati sono passati da 7 a 4: due sono stati chiusi, in via Novara e in via Martirano, mentre quello di via Idro è in fase di chiusura".

Dati che però si scontrano con le denunce di alcuni comitati, come quello dei cittadini di Lambrate che contestano a Granelli il fatto che la politica degli allontanamenti da sola non basti a risolvere il problema delle occupazioni abusive: i rom che vengono fatti sgomberare da un'area, infatti, tornano a occuparla a distanza di poco tempo. Discorso diverso per il campo rom di via Idro: lì è un ricorso al Tar presentato da alcune famiglie di occupanti che rischia di bloccare lo sgombero. La decisione del tribunale amministrativo è attesa a giorni.

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