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Milano, rogo in centro per migranti: ospiti intossicati, tensione e due poliziotti feriti

È stata una giornata concitata quella vissuta nel Centro di accoglienza straordinaria per migranti di via Aquila, a Milano. A causa di un cortocircuito un incendio è divampato in una della stanze della struttura, provocando l’intossicazione di diverse persone. Nelle operazioni di trasferimento degli ospiti in un altro centro, un giovane ha lanciato un sasso contro un mezzo dei vigili del fuoco ed è stato quindi identificato dalla polizia. Ne sono scaturiti minuti di nervosismo tra la folla e gli agenti, che hanno rapidamente riportato la calma. Due poliziotti sono rimasti feriti.
A cura di Simone Gorla
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Fiamme e feriti, lancio di sassi e nervosismo tra migranti e polizia. È stata una giornata concitata quella vissuta domenica al Centro di accoglienza straordinaria (Cas) di via Aquila a Milano. Tutto è iniziato con un incendio che si è propagato in una stanza della struttura, forse per un cortocircuito, attorno alle 14.30.

Rogo in centro di accoglienza a Milano: sette in ospedale

Le fiamme in pochi minuti hanno divorato un materasso, un armadietto e alcuni oggetti, mentre una densa nube di fumo si è sprigionata nell'edificio. Sul posto sono immediatamente interventi i vigili del fuoco, che hanno spento il rogo. Un uomo che si trovava nella stanza è rimasto bloccato e per trarlo in salvo è stata tagliata un'inferriata.

Sette persone sono state trasportate in ambulanza al pronto soccorso in codice giallo e verde negli ospedali Niguarda e all'Istituto Città Studi. In totale sono 33 le persone coinvolte, tra i 19 e i 60 anni, soccorse per intossicazione da fumo, nessuna della quali in condizioni preoccupanti.

Sasso contro i vigili del fuoco: momenti di tensione

Gli ospiti del centro di accoglienza sono stati quindi spostati in un'altra struttura. Durante le operazioni di trasferimento, però, la tensione si è innalzata dopo che un giovane ha lanciato un sasso contro un mezzo dei pompieri. Gli agenti presenti sul posto hanno rapidamente identificato l'autore del gesto e lo hanno caricato su un'auto della polizia. A questo punto un gruppo di uomini ha circondato i poliziotti per protestare.

Dopo qualche minuto di tensione, senza che la situazione sfuggisse mai di mano, gli agenti sono riusciti a riportare la calma e hanno identificato sette persone. Nessuna "rivolta" quindi, ma solo qualche momento di nervosismo.

Incendio a centro accoglienza: due poliziotti feriti

Al bilancio dei feriti si sommano anche due agenti di polizia entrambi soccorsi e dimessi con quindici giorni di prognosi rispettivamente per una frattura a un dito e per una distorsione a una mano. I poliziotti coinvolti sono il capo pattuglia della volante ‘Lambrate bis' e l'autista della stessa pattuglia. Altri tre agenti sarebbero rimasti contusi in modo lieve. Il nervosismo nei confronti delle forze dell'ordine sarebbe scaturito, a quanto emerge, dal fatto che, secondo i migranti, i soccorsi per l'uomo rimasto intrappolato nella stanza interessata dall'incendio sarebbero arrivati con ritardo.

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