Milano, rimossa al Monumentale una targa per il centenario del fascismo: timori per il “sabato nero”

Sabato 23 marzo 2019 ricorreranno i cento anni dalla fondazione dei Fasci di combattimento, il primo nucleo del fascismo. A fondarli, in piazza San Sepolcro a Milano, fu Benito Mussolini alla presenza di poche decine di persone, come ricordato tra l'altro dal recente romanzo di Antonio Scurati "M: il figlio del secolo". A distanza di 100 anni il giudizio, negativo, su quell'epoca storica dovrebbe ormai essere assodato e corroborato dalla Storia, con la "s" maiuscola. Ma non è così: in politica c'è chi sostiene che il fascismo abbia fatto anche cose buone, nella società italiana del 2019 ci sono organizzazioni e movimenti che si richiamano piuttosto esplicitamente ai dettami del fascismo, agendo sempre al confine (labile) tra ciò che la legge vieta in quanto "apologia" e ciò che la Costituzione invece consente in virtù della libertà di pensiero ed espressione.
Le iniziative nostalgiche in programma sabato
E così domani, sabato 23 marzo 2019, a Milano in tanti temono per un possibile "sabato nero". Alcune iniziative di "nostalgici" del fascismo sono già in programma: al cimitero Monumentale i reduci della Repubblica di Salò ed esponenti di alcuni movimenti di estrema destra si ritroveranno davanti alla cripta fatta erigere da Mussolini nel 1925 per i primi squadristi. La manifestazione, in quanto commemorazione funebre, non può essere vietata dalla prefettura e dalla questura, secondo quanto ha reso noto l'Anpi (Associazione nazionale partigiani d'Italia). Così come non può essere vietato il concerto che, alle 19.19 in punto (orario naturalmente non casuale), celebrerà i 20 anni del gruppo musicale ZetaZeroAlfa, il cui frontman è il presidente di CasaPound Italia Gianluca Iannone. Il concerto si terrà in una location che verrà comunicata solo a chi ha acquistato i biglietti poco prima dell'inizio: si tratta comunque di un evento privato. Altre iniziative per la mattinata, non meglio precisate, sono state annunciate su Facebook da Gabriele Adinolfi, il fondatore del movimento neofascista eversivo Terza Posizione, attivo tra la fine degli anni Settanta e l'inizio degli anni Ottanta: "A Milano sono previste diverse iniziative per l'intera giornata di sabato a cui parteciperanno, ovviamente, i milanesi, ma anche persone che verranno da varie città d'Italia per respirare l'aria della città di San Sepolcro", ha scritto Adinolfi, che ha comunicato inoltre altre iniziative nel pomeriggio, allo Spazio Ritter che si trova in via Achille Maiocchi.
La targa fascista affissa e poi rimossa e la manifestazione antifascista
Il clima già teso in vista della giornata è stato ulteriormente incendiato da una targa affissa da Memento, diretta emanazione di Lealtà e azione, proprio sul monumento agli squadristi voluto da Mussolini. A denunciare l'affissione della targa, considerata "di aperta apologia del fascismo e a ricordo dei criminali squadristi della prima ora", è stato Roberto Cenati, presidente dell'Anpi provinciale di Milano. La targa è stata però prontamente rimossa dalla polizia locale e dal Comune. Di fronte a quello che temono possa essere un "sabato nero" le forze e associazioni antifasciste di Milano si sono organizzate con contro manifestazioni. La più grande è in programma domani, sabato 23 marzo, alle 9.30 davanti al Monumento al deportato che si trova al cimitero Monumentale: "Chiamiamo i democratici, gli antifascisti e tutti coloro che hanno a cuore i valori e i principi della nostra Costituzione nata dalla Resistenza a partecipare alla grande, pacifica e unitaria manifestazione antifascista", è l'appello lanciato dall'Anpi.