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Milano, riaprono dopo tre mesi palestre e piscine: clienti soddisfatti da misure di sicurezza

Piscine e palestre sono le ultime attività a riaprire in Lombardia, due settimane dopo bar, ristoranti e parrucchieri. Nella prima giornata di ripresa, Fanpage.it ha visitato una palestra di Milano e la piscina comunale Murat in via Villani. Nei due centri clienti soddisfatti per organizzazione e misure di sicurezza, molta fatica per i primi esercizi dopo tre mesi di inattività.
A cura di Redazione Milano
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Per la gioia degli sportivi a Milano riaprono le piscine e le palestre. Dopo aver atteso due settimane in più rispetto alle altre attività economiche, anche i centri sportivi hanno potuto riaprire nel rispetto delle norme di distanziamento, igiene, uso di mascherine e dispositivi di sicurezza. Nella prima mattinata di ritorno in attività, lunedì 1 giugno, Fanpage.it ha visitato una palestra e la piscina comunale Murat in via Villani.

I primi clienti in palestre e piscine: Che fatica riprendere dopo tre mesi

Le prime persone arrivate nei due centri sono soddisfatte dall'organizzazione e tranquillizzate dalle precauzioni prese per evitare la diffusione del contagio. Per tutti, ricominciare dopo tre mesi di pausa è difficile. "Mi metterò i braccioli, non ricordo più niente", scherza un nuotatore. "Dopo cinque minuti sono già senza fiato", racconta un cliente della palestra.

Obbligo di mascherina e distanza di sicurezza

L'ordinanza regionale che ha sancito la riapertura di palestre e piscine conferma alcune prescrizioni già in vigore nella regione. La più importante riguarda l'obbligo di indossare la mascherina anche all'aperto, o di indossare altri indumenti utili a coprire la bocca e il naso. Sono esclusi dall'obbligo i bambini sotto i sei anni, i soggetti con forme di disabilità non compatibili con l’uso continuativo della mascherina e i loro accompagnatori e coloro che svolgono un'intensa attività motoria o sportiva, durante la stessa. L'attività fisica all’aperto deve essere eseguita nel rispetto delle misure di distanziamento di 2 metri previste dal Dpcm vigente. Per tutti resta l'obbligo di mantenere invece una distanza interpersonale di almeno un metro.

Unico inconveniente nel giorno dell'atteso ritorno in attività riguarda lo storico impianto coperto "Cozzi" di viale Tunisia, che è rimasto chiuso per un guasto ad una conduttura interna che ha provocato nella notte il completo allagamento della struttura. I vigili del fuoco, intervenuti sul posto insieme con i tecnici di Mm, l'anno aspirata con una pompa.

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