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Milano, ragazzo guida un furgone a folle velocità: a bordo aveva 60 chili di marijuana

Un ragazzo di 26 anni è stato fermato a Milano dopo essere sfrecciato tra le macchine nel traffico ad alta velocità. Gli agenti della polizia di Stato hanno trovato 60 chili di marijuana nel furgone condotto dal giovane, che non ha saputo dire chi fosse l’intestatario del mezzo né la provenienza dell’erba.
A cura di Filippo M. Capra
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Immagine di repertorio
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Nei giorni scorsi, i cittadini che abitano tra Milano e Sesto San Giovanni hanno assistito a un inseguimento degno dei film Fast'N'Furious: un furgone che viaggiava ad alta velocità è sfrecciato tra le auto in coda nel traffico zigzagando, seguito dalla polizia in tenuta borghese. Una volta fermato, ormai su suolo milanese, gli agenti hanno scoperto che nel retro del veicolo era nascosti 60 chili di marijuana: il 26enne alla guida è stato così arrestato.

La difesa del ragazzo: Non sapevo nulla dell'erba

Il giovane, di nazionalità albanese, si è giustificato con la polizia sostenendo di non essere a conoscenza né dell'intestatario del mezzo, né del contenuto del furgone. Inoltre, quando le forze dell'ordine gli hanno chiesto per quale motivo avesse infranto i limiti di velocità, ha risposto dicendo che era in ritardo per il lavoro. Come riportato da una nota della questura di Milano, l'erba trovata nel furgone era imballata in involucri termosaldati ed era presumibilmente indirizzata al mercato del capoluogo lombardo.

Le indagini portano ad un altro ragazzo che ha commissionato la consegna

Sentito nuovamente dalla polizia, il 26enne albanese ha dichiarato di aver semplicemente accettato di fare un lavoro per un ragazzo libanese conosciuto in un bar. Questi, gli avrebbe chiesto di portare il furgone a Sesto Rondò, in zone limitrofi alla fermata della metropolitana per caricare degli operai. In cambio, l'autista ora arrestato avrebbe ricevuto 500 euro in contanti. Gli agenti della polizia di Stato sono quindi sulle tracce del libanese per risalire ai fornitori della droga rinvenuta e cercare di smantellare l'organizzazione.

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