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Milano, ragazzo di 21 anni ritrovato morto in un parco giochi per bambini: mistero sulle cause

Un ragazzo di 21 anni è stato trovato morto da un passante in un parco giochi nei pressi di piazzale Aquileia a Milano. L’identificazione del cadavere è stata possibile grazie alla tessera Atm ritrovata nel suo portafoglio. Stando a quanto riferito dalla questura di Milano, il cadavere del 21enne non presentava alcun segno di violenza: si pensa a un possibile malore, ma sono al vaglio anche altre ipotesi.
A cura di Luca Giovannoni
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(Immagine di repertorio)
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Macabra scoperta nei pressi di piazzale Aquileia a Milano. Questa mattina, martedì 4 febbraio, un passante si è imbattuto nel cadavere di un ragazzo all'interno di un parco giochi per bambini, non molto distante dal carcere di San Vittore. L'identificazione del deceduto è stata possibile grazie alla tessera Atm ritrovata nel suo portafoglio: si tratta di un ragazzo di 21 anni che già si trovava in rigor mortis nel momento dell'avvenuto ritrovamento. Stando a quanto riferito dalla questura di Milano il cadavere del 21enne non presentava alcun segno di violenza: si pensa a un possibile malore, anche se non vi è nulla di certo e devono ancora essere effettuati gli esami clinici per accertare le cause effettive del decesso.

I dati a disposizione delle forze dell'ordine

Gli agenti della questura di Milano sono al lavoro per tentare di ricostruire quanto accaduto nel parco giochi di piazzale Aquileia. Al momento, oltre alle generalità del ragazzo ritrovato morto, le forze dell'ordine hanno stabilito che non si tratterebbe di una persona senza fissa dimora, in quanto nato e residente a Milano. Non si tratta inoltre di una persona con precedenti di alcun tipo con la giustizia. Di fianco a lui sono state rinvenute anche diverse scatole di medicinali, ma non è ancora possibile affermare con certezza se la sua morte sia dovuta a un gesto volontario o a un malore improvviso. La madre intanto ha chiarito alle autorità che il ragazzo non soffriva di alcun disturbo psichiatrico, né assumeva farmaci, nonostante le medicine ritrovate affianco al cadavere. Secondo le deposizioni della donna alla polizia, il ragazzo avrebbe trascorso l'ultima notte lontano da casa, riferendo anche che negli ultimi tempi il figlio aveva manifestato uno stato depressivo probabilmente riconducibile alla separazione dei genitori, avvenuta circa 10 anni fa. Nelle prossime ore si attendono ulteriori risvolti che possano fare luce su una vicenda fin qui avvolta da un alone di mistero.

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