Milano, ragazzo aggredito con l’acido: disposta perizia psichiatrica per Tamara Masia
Il giudice dell'udienza preliminare del processo con rito abbreviato contro Tamara Masia, Manuela Cannavale, ha disposto una perizia psichiatrica per la donna accusata di aver gettato in faccia ad un ragazzo di 28 anni, Daniele Polacci, dell'acido, sfregiandolo. Tramite l'analisi, si stabilirà se la Masia è in grado di intendere e di volere.
L'aggressione in Gae Aulenti a Milano lo scorso gennaio
L'aggressione della donna ai danni di Polacci risale allo scorso gennaio, quando, incontratisi in Gae Aulenti a Milano, lei dapprima gli ha spruzzato dello spray al peperoncino e poi gli ha lanciato l'acido sul volto. A scatenare l'ira della donna, l'intenzione del 28enne di interrompere i rapporti dopo la terza o quarta uscita insieme. La Masia è quindi ora accusata di lesioni personali aggravate per avere gettato "sostanza caustica e spray urticante" contro Polacci, che ha riportato ustioni di primo e secondo grado al volto oltre che alla mano e al posto sinistro, e ustioni terzo grado al collo. La donna è poi anche imputata per reati di persecuzione poiché dopo che il ragazzo l'aveva lasciata, per quasi un mese lo ha molestato con "reiterati appostamenti e pedinamenti sotto casa" oltre che in luoghi frequentati dal ragazzo nel suo tempo libero. Polacci, inoltre, era stato minacciato di morte dalla stessa Masia sia per via vocale che per messaggi Whatsapp. Tale comportamento, come si legge nell'imputazione, avrebbe provocato un "grave e perdurante stato d'ansia e timore per la propria incolumità".