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Milano, ragazza stuprata da un uomo conosciuto sui social network: indaga la procura

Una ragazza di neanche 30 anni si è presentata al centro anti violenza della clinica Mangiagalli di Milano, denunciando di essere stata stuprata da un coetaneo conosciuto sui social network. Sul presunto caso di stupro, avvenuto la notte di Capodanno, indagano la procura del capoluogo lombardo e la polizia postale.
A cura di Redazione Milano
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La procura di Milano indaga su un presunto caso di violenza sessuale. A denunciarlo è stata una ragazza di neanche 30 anni, che ha riferito di essere stata stuprata da un coetaneo conosciuto sui social network. A riferire l'episodio è la cronista Anna Giorgi sul quotidiano "il Giorno", che ha riportato i pochi dettagli disponibili su una vicenda sulla quale, comprensibilmente, vige per il momento il massimo riserbo da parte della procura e della polizia postale, a cui sono affidate le indagini.

Prima i messaggi sui social, poi l'incontro che si è trasformato in un incubo

I due giovani si sarebbero conosciuti su un sito di incontri e avrebbero poi approfondito la reciproca conoscenza sui vari social network: un percorso che tanti altri ragazzi percorrono (senza problemi), in un'epoca nella quale spesso i social accorciano le distanze e i tempi rispetto alle modalità di conoscenza più tradizionali. Nella notte di Capodanno i due giovani hanno deciso di incontrarsi, quasi "al buio", per dare un seguito alle loro conversazioni. Prima si sono visti a una festa, poi è arrivato l'invito del ragazzo ad andare a casa sua: la giovane ha accettato, convinta evidentemente da quanto aveva visto fino a quel momento, ritrovandosi così in un incubo. Alle prime luci dell'1 gennaio, dopo essersi liberata a fatica del suo aguzzino, si è infatti rivolta al centro anti violenza della clinica Mangiagalli a Milano, specializzata in violenze sessuali, dove ha denunciato lo stupro e si è fatta visitare dai medici. L'inchiesta, ancora all'inizio, è affidata al procuratore aggiunto Maria Letizia Mannella, a capo del pool contro le violenze sulle fasce deboli.

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