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Milano, polemiche per il presepe pro migranti: Giuseppe, Maria e Gesù Bambino sul gommone

Il presepe allestito fuori dalla Casa della carità di Milano ha scatenato le proteste della consigliera comunale e regionale del Gruppo misto Silvia Sardone. Nella scena della Natività si vedono Gesù bambino, Giuseppe e Maria su un gommone, in mezzo a un mare da cui spuntano le mani dei tanti migranti morti durante le traversate. Sardone: “Becera propaganda di sinistra”. La replica dell’ente presieduto da don Colmegna: “La Natività è una storia di straordinaria contemporaneità”.
A cura di Francesco Loiacono
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Il presepe della Casa della carità (Foto di Silvia Sardone)
Il presepe della Casa della carità (Foto di Silvia Sardone)

Si avvicina Natale e fioccano com'è ormai tradizione le polemiche sul presepe. L'ultima riguarda la scena della Natività che è stata allestita presso la Casa della carità di Milano, ente fondato dal cardinale Carlo Maria Martini e presieduto da vent'anni da don Virginio Colmegna. Nel presepe allestito presso la sede dell'associazione, in via Brambilla, Giuseppe, Maria e Gesù bambino sono posizionati su un gommone in mezzo al mare. E dall'acqua spuntano delle mani, simbolo dei tanti migranti morti durante i loro viaggi per raggiungere il nostro Paese. Il presepe si trova per strada, sotto alle scale d'accesso alla Casa della carità: a completare l'installazione del filo spinato e una scritta tratta dal Vangelo di Luca: "Per loro non c'era posto".

Sardone: "Becera propaganda di sinistra"

Si tratta evidentemente di un tentativo di attualizzare la rappresentazione della Natività, cercando di veicolare col presepe anche messaggi come l'accoglienza e la fraternità che dovrebbero essere propri del Cristianesimo. Per la consigliera comunale e regionale del Gruppo misto Silvia Sardone, però, il presepe della Casa della carità è "immigrazionista", "l'ennesimo tentativo di sfruttare simboli del Natale per lanciare messaggi politici e rovinare le nostre tradizioni" e una "clava pro immigrazione": "Ormai la Casa della Carità è diventata ‘strumento' di lotta politica: periodicamente da qui giungono messaggi contro le politiche sulla sicurezza, contro la lotta all'immigrazione clandestina, è diventata sede privilegiata per convegni e iniziative pro regolarizzazione dei clandestini e per l'accoglienza a tutti i costi", ha affermato la Sardone. Il riferimento è tra l'altro alle recenti dichiarazioni critiche di don Colmegna sul Decreto sicurezza voluto da Matteo Salvini che secondo il sacerdote "aumenterà l'illegalità mettendo a rischio la coesione sociale".

"Il Presepe politico – ha aggiunto Sardone – è solo l'ultima trovata per fare becera propaganda di sinistra. È solo l'ennesimo tentativo per oscurare le nostre tradizioni, la nostra storia, la nostra cultura e i nostri valori con messaggi distorti". Don Colmegna ha risposto citando la "straordinaria contemporaneità" della Natività: "Per questo, nel Presepe allestito all'esterno, abbiamo ripreso la frase del Vangelo di Luca, per riflettere su quanto accaduto a Maria e Giuseppe, che in cerca di un riparo per la notte, si sono sentiti rispondere ogni volta che per loro posto non ce n'era".

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