Milano, primo giorno di blocco del traffico: 300 multe. Pisapia risponde alle critiche
Aggiornamento 18.00: Sono state 300 le multe elevate dalla polizia locale di Milano al termine del primo giorno di blocco totale della circolazione. I vigili urbani hanno effettuato 1.500 controlli tra le 10 e le 16 di lunedì 28 dicembre, orario nel quale è rimasto in vigore il blocco. Per garantire il rispetto dell'ordinanza sono stati mobilitati 400 agenti, suddivisi su 130 pattuglie e 46 posti di blocco.
Intanto, con la giornata di domenica sono saliti a 33 i giorni consecutivi di sforamento dei limiti di Pm10. Lo ha reso noto Arpa Lombardia. I livelli di particolato si sono attestati fra 57 e 63 microgrammi per metro cubo, contro un limite di 50 microgrammi per metro cubo. Dall'inizio del 2015 i giorni di sforamento sono stati 98, rispetto ai 35 previsti dalla normativa. L'anno scorso, alla stessa data, erano stati 68, favoriti anche dalle frequenti piogge. La tendenza dal 2011 era finora sempre stata in miglioramento: 81 giorni di sforamento nel 2013, 104 nel 2012 e 129 nel 2011. Per martedì 29 dicembre è prevista la seconda giornata di blocco del traffico, anche se il tempo potrebbe riservare qualche gradita sorpresa: previste infatti delle piogge leggere che potrebbero aiutare a ripulire l'aria dallo smog.
Il primo giorno di blocco del traffico
Oggi, lunedì 28 dicembre, dalle 10 alle 16 c'è stato il blocco totale del traffico per i veicoli privati a Milano. Si tratta del primo giorno del provvedimento, che proseguirà anche martedì 29 e mercoledì 30 dicembre. Una misura drastica decisa per contrastare l'inquinamento dell'aria che ormai da oltre un mese presenta concentrazioni di polveri sottili oltre il limite consentito per legge.
Il divieto di circolazione e tutte le eccezioni
Il divieto di circolazione sarà in vigore dalle 10 alle 16. Riguarda tutte le strade della città, con alcune eccezioni, come autostrade e strade statali e provinciali che insistono sul territorio comunale e le vie che collegano i comuni dell'hinterland con i parcheggi periferici di interscambio con la metro e i mezzi pubblici. Dal divieto sono esentati i veicoli del car sharing e anche alcune particolari categorie di auto private, come le vetture ibride ed elettriche. Tutte le eccezioni sono consultabili a questo link. Al blocco del traffico, oltre Milano, aderiscono alcuni comuni dell'hinterland (qui il dettaglio) e anche Pavia.
Le polemiche
La decisione di Palazzo Marino non ha mancato di suscitare polemiche. Per il candidato sindaco Corrado Passera si tratta di una decisione "surreale", mentre i Cinquestelle parlano di "un palliativo". Non ha usato mezze misure Matteo Salvini, che ha scritto su Facebook che il provvedimento è "una cazzata" che penalizza soltanto chi lavora. Dello stesso avviso il consigliere comunale di Fdi, Riccardo De Corato, che ha parlato di un provvedimento inutile. E domenica, dal suo blog, Beppe Grillo ha sferrato un altro attacco al sindaco Giuliano Pisapia: "A Milano (dopo che Pisapippa ha distrutto 573 alberi secolari che davano ossigeno) da domani per tre giorni la circolazione delle auto sarà vietata, poi si tornerà alla ‘normalità' e presto sarà vietata la circolazione delle persone, come in Cina". Grillo ha poi esteso il discorso a tutta Italia, soffocata dallo smog: "Il 2015 si chiuderà secondo l'Istat con 68mila morti in più rispetto al 2014: 666mila contro 598mila, l'11 per cento in più. Come ai tempi delle grandi guerre. Le città italiane non sono state bombardate dalle potenze straniere, ma vivono sotto l'assedio di nemici silenziosi. Lo smog sta rendendo le città italiane sempre più simili a Pechino". Colpevoli per questa situazione, secondo il comico, sono i politici: "Sono una sciagura per il Paese, il prezzo della loro spocchia lo stiamo pagando col sangue. Prima se ne vanno e meglio è".
La rabbia di Pisapia: "Solo attacchi politici"
Replica con veemenza alle critica il sindaco Pisapia, che dalle colonne del quotidiano La Repubblica parla di attacchi politici nei suoi confronti da parte di persone con un unico interesse: "Non quello di risolvere i problemi ma quello di guadagnare qualche voto". Il sindaco in un'intervista sottolinea quanto già detto più volte dall'assessore all'Ambiente Pierfrancesco MAran, e cioè che gli ultimi quattro anni a Milano sono stati i migliori in termini di qualità dell'aria dal 2002, cioè da quando si effettuano i rilevamenti.
Pisapia poi controbatte anche a Salvini e a Grillo: al primo ricorda che l'abbassamento di un grado del riscaldamento (misure invocata dal segretario leghista in alternativa al blocco del traffico) è già in vigore dal 9 dicembre scorso, in quanto inserita nel protocollo della Città metropolitana. A Grillo invece il sindaco ricorda che, a fronte dell'abbattimento di alcuni alberi per la realizzazione della metro 4, a Milano ne sono in arrivo diecimila. Il primo cittadino, che si è detto certo che i milanesi capiranno la necessità del divieto di circolazione – "una misura emergenziale che risponde a un’emergenza eccezionale" – ha poi chiamato in causa governo e Regione Lombardia: "Non esiste un coordinamento nazionale, e nemmeno regionale. La città metropolitana, che copre un’aria vasta attorno alla città, potrebbe avere un ruolo importante. Ma non ha alcun potere e la Regione, che li ha, non fa nulla".