Milano, multe cancellate in cambio di favori: chiesta la condanna per 13 vigili

Multe cancellate in cambio di favori o regali. Era il sistema messo a punto da alcuni vigili urbani di Milano, che adesso come riporta il quotidiano La Repubblica rischiano condanne dai 7 mesi agli oltre 3 anni per abuso d'ufficio e falso in atto pubblico. Ad aver smontato il vero e proprio ufficio parallelo al quale si rivolgeva una clientela eterogenea è stata la stessa polizia locale di Milano, coordinata dal pubblico ministero Grazia Colacicco. Un'inchiesta nata come costola da un altro filone, quello sui pass per la sosta rilasciati in maniera un po' troppo allegra che era culminata con una condanna in primo grado a sette anni a un vigile D. B.
Milano, multe cancellate in cambio di favori: chiesta la condanna per 13 vigili
Proprio lo stesso vigile è considerato il capo del sistema di cancellazione delle multe: per farlo chiedeva o una percentuale sull'ammontare della multa – il 30 per cento – oppure altri favori. Il "ghisa" interveniva poi sui database degli uffici di via Friuli cancellando sanzioni e falsificando dati, anche con l'aiuto di altri 12 suoi colleghi, tutti imputati nello stesso procedimento. Processo che andrà a sentenza mercoledì prossimo, quando si saprà se i giudici accoglieranno del tutto o no la tesi dell'accusa.
I clienti che si rivolgevano ai vigili per vedersi annullare multe o per chiedere permessi per l'occupazione di suolo pubblico senza pagare nulla erano commercianti, imprenditori e persino un portinaio di un condominio in corso Buenos Aires. Tutti i vigili implicati nel sistema ricevevano poi a vario titolo regalie e favori: un'agente, nel 2010, si era fatta passare a prendere insieme a tutta la sua famiglia da un'elegante berlina, che apparteneva alla flotta di una società di autonoleggio alla quale la stessa agente aveva fatto annullare diverse multe. Episodio significativo di come funzionava l'attività parallela messa in piedi dai vigili.