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Covid 19

Milano, morto per coronavirus il dipendente del Comune Orazio Uboldi: aveva 57 anni

Lutto al Comune di Milano: è morto a causa del coronavirus il dipendente comunale Orazio Uboldi. L’uomo, 57 anni, si era ammalato alla fine di febbraio ed era ricoverato in Germania: era stato trasferito a Colonia dall’ospedale San Carlo. Viveva in zona San Siro con la moglie e la figlia. Uboldi è la seconda vittima di Covid-19 tra i dipendenti di Palazzo Marino.
A cura di Francesco Loiacono
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Seconda vittima per coronavirus tra i dipendenti del Comune di Milano. Orazio Uboldi, 57enne sposato e con una figlia, è morto per complicazioni legate al virus in Germania, dove era stato trasferito per essere curato. Il 57enne lavorava nella sede di via Bernina 12, presso gli uffici del settore Urbanistica ed edilizia. Si era ammalato alla fine di febbraio ma era stato ricoverato all'ospedale San Carlo, a causa di una grave crisi respiratoria, il 6 marzo. In seguito era stato trasferito all'ospedale di Colonia, in Germania, per proseguire le cure: le sue condizioni sembravano essere in miglioramento, ma nella notte tra venerdì e sabato sono improvvisamente peggiorate portando il 57enne al decesso.

Orazio viveva in zona San Siro con la moglie e la figlia

Orazio Uboldi viveva in zona San Siro, vicino allo stadio in cui seguiva spesso la sua squadra del cuore, l'Inter, con i grandi amori della sua vita, moglie e figlia con cui appare in tantissime delle foto pubblicate sul suo profilo Facebook. Era molto attivo sui social network, specie quelli del suo quartiere. Tanti i messaggi di cordoglio che sono apparsi proprio sui social. Tra i tanti messaggi da segnalare anche il duro atto di accusa del collega e sindacalista Stefano Manzi all'indirizzo di Palazzo Marino: "Orazio era uno di noi, forzati da dirigenti senza morale, da assessori interessati alla carriera e alle buffonate stile #milanononsiferma piuttosto che alla salute dei propri lavoratori a lavorare in ambienti pericolosi, affollati, senza dispositivi di sicurezza, senza mascherine e distanziatori". Secondo quanto riporta Manzi nonostante la notizia della malattia e del ricovero di Uboldi, né lui in qualità di rappresentante dei lavoratori per la sicurezza né i suoi colleghi e vicini di scrivania sono stati avvisati, e l'ufficio in cui lavorava la vittima è rimasto aperto al pubblico fino al 20 marzo. Uboldi è il secondo dipendente del Comune morto a causa del Covid-19: negli scorsi giorni era deceduto anche il 56enne Massimiliano Dell'Aera.

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