Milano: morto l’architetto Alessandro Mendini, maestro del design italiano
È morto a Milano, all'età di 87 anni, l'architetto Alessandro Mendini. Era nato nel capoluogo lombardo nel 1931 ed è considerato uno dei più grandi maestri del design italiano nel mondo. A Milano Mendini aveva il suo atelier (creato nel 2000 col fratello Francesco), anche se ha progettato opere anche altrove in Italia e nel mondo: sue, tra le altre cose, sono le stazioni della metropolitana di Napoli Salvator Rosa, Università e Materdei inserite nel circuito delle cosiddette "stazioni dell'arte", oltre al teatro comunale Pietro Aretino di Arezzo e a due architetture in Corea del Sud , il Museo della ceramica e la sede coreana della Triennale di Milano, entrambe nella città di Incheon. Mendini è stato anche creatore di celebri oggetti di design, come la poltrona Proust e il cavatappi "Anna G" per l'azienda Alessi, e aveva diretto diverse riviste di settore: Casabella, Modo e Domus.
Ha lasciato il segno nel mondo dell'architettura e del design
Il suo apporto nel mondo dell'architettura e del design è stato costante e importante fin dagli anni Settanta del Novecento. Mendini aveva ricevuto premi (tra cui il Compasso d'oro vinto due volte nel 1979 e 1981) e riconoscimenti, come la laurea honoris causa al Politecnico di Milano. La sua opera ha attraversato tutta la modernità arrivando fino all'era del digital e dell'information technology: tra le sue ultime collaborazioni si annovera infatti quella con l'azienda Samsung per uno smartwatch.
Il cordoglio del Comune di Milano
Il Comune di Milano ha espresso il cordoglio per la scomparsa del designer: "Con Alessandro Mendini si spegne un maestro e un padre del ‘Made in Italy' che ha fatto del colore e della cultura del progetto un segno distintivo del design italiano", hanno scritto in una nota congiunta gli assessori Cristina Tajani e Filippo Del Corno, rispettivamente a capo degli assessorati Politiche per il Lavoro, moda e design e Cultura. "La lezione di creatività portata avanti Alessandro Mendini in oltre cinquant’anni di attività, ha indiscutibilmente determinato la storia e l’affermazione di Milano quale capitale del design e della creatività. Con il suo stile ludico, ironico e colorato ha anticipato molte delle tendenze e linee del design moderno, dalle poltrone ai cavatappi sino alle architetture declinate con un linguaggio pittorico fatto di forme e colori – hanno scritto gli assessori nella nota – Una storia che può e deve essere d'esempio per i tanti giovani che oggi si avvicinano al mondo del design e del progetto".