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Milano, Mirko Rosa sotto sfratto: l’ex re dei “compro oro” si barrica in casa e poi fugge

Mirko Rosa, noto anche come “MirkOro”, ex re dei negozi compro oro condannato per evasione fiscale si è barricato in casa questa mattina per evitare di essere sfrattato dall’ufficiale giudiziario. Quando le forze dell’ordine hanno bussato alla sua porta ha fatto a pezzi i mobili e si è rifiutato di uscire. Mentre i vigili del fuoco penetravano nell’abitazione, è fuggito dal garage e ha fatto perdere le sue tracce. Le ricerche sono in corso nell’area di Rescaldina (Milano) e Busto Arsizio (Varese)
A cura di Simone Gorla
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Arrestato e condannato in via definitiva per evasione fiscale, nel giorno in cui si sarebbe dovuto presentare a casa suo l'ufficiale giudiziario per lo sfratto, si è barricato nell'abitazione e ha iniziato a fare a pezzi i mobili, poi è scappato . È l'ultima follia di Mirko Rosa, alias Mirko oro, ex re dei negozi "Compro oro" finito in disgrazia dopo il coinvolgimento in un'inchiesta della Procura di Busto Arsizio (Varese).

Mirko Oro sotto sfratto: si barrica in casa e poi scappa

Quando le forze dell'ordine, questa mattina, hanno bussato alla porta della sua casa di Rescaldina, in provincia di Milano, l'uomo ha reagito barricandosi e iniziando a fare a pezzi tutto quello che trovava. Poi ha smesso di rispondere e per questo sono stati chiamati i vigili del fuoco. Stando a quanto emerso, Mirko Rosa nel frattempo sarebbe scappato attraverso il garage. Le ricerche  sono in corso nell’area di Rescaldina e di Busto Arsizio.

Chi è "MirkOro": affari, inchieste e campagne choc

Successo, soldi, auto di lusso ed eccessi (a Legnano si ricordano bene di quando decise di girare a bordo di una limousine sulla cui fiancata campeggiava una bestemmia, a Saronno la taglia da 50 mila euro sul killer della gioielliera Maria Angela Granomelli). Ma anche droga e violenza. La storia di Mirko Rosa è quella di una ascesa vertiginosa e un'altrettanto rapida discesa. L'ex re dei negozi "compro oro", dopo aver fatto fortuna, nel 2015 era finito con nell'inchiesta "Gold Finger" della guardia di finanza di Legnano, coordinata della Procura di Busto Arsizio. Nel mese di marzo di quest'anno è stato condannato in via definitiva a 3 anni e 2 mesi per evasione fiscale, ricettazione e false fatturazioni. Al centro delle indagini una evasione fiscale da 3,7 milioni di euro. Rosa e i suoi soci, inoltre, sono stati ritenuti responsabili di ricettazione per la prassi di fondere immediatamente l'oro acquistato dai clienti senza debite verifiche sulla provenienza.

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