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Milano, Maran contro Toninelli per il regolamento sui monopattini elettrici: “Legge stupida”

L’assessore all’Urbanistica di Milano, Pierfrancesco Maran, ha criticato la bozza di regolamento redatta dal Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti per consentire l’utilizzo dei monopattini elettrici e degli altri dispositivi per la micromobilità elettrica (segway, hoverboard, ecc…): “L’Italia arriva per ultima e scrive le leggi più stupide. Non è Lercio, ma Toninelli. Un palo con cartello per ogni strada dove è autorizzato circolare”.
A cura di Francesco Loiacono
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Non usa mezzi termini l'assessore all'Urbanistica di Milano, Pierfrancesco Maran, per criticare il regolamento che consentirà l'utilizzo dei monopattini elettrici (e altri nuovi veicoli come segway, hoverboard e varianti monoruota) nelle città italiane. A Milano questi mezzi circolano già, per il momento in un "vuoto" normativo: ci sono anche società che offrono il servizio in sharing. Negli scorsi giorni il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti guidato da Danilo Toninelli ha reso nota una bozza di regolamento attuativo, ancora passibile per la verità di modifiche, che contiene tutte le norme per consentire la diffusione "legale" e regolamentata di quelli che vengono definiti "dispositivi per la micromobilità elettrica". Tra queste norme ve ne sono alcune "discutibili", che hanno scatenato le critiche di Maran.

Maran: Dovremmo mettere un palo per dire che si può andare in monopattino

"L'Italia arriva per ultima e scrive le leggi più stupide – ha commentato l'assessore su Facebook – Non è Lercio (un sito satirico, ndr), ma Toninelli. Un palo con cartello per ogni strada dove è autorizzato circolare". Il riferimento di Maran è in particolare al comma 2 dell'Articolo 4 della bozza di regolamento, che prevede per i Comuni l'obbligo di installare apposita segnaletica orizzontale e verticale (quindi anche pali), nelle strade che saranno individuate come idonee alla circolazione dei nuovi mezzi di trasporto: "Cioè in strade di pali, pali, pali (e togliere quelli esistenti è un casino), dovremmo mettere un nuovo palo per via per dire nel cartello che si può andare in monopattino", scrive Maran, che poi contesta anche altre norme contenute nel regolamento: "I monopattini li usano i maggiorenni (anche senza patente) e i minorenni con patente categoria am, obbligo di indossare giubbino catarifrangente di sera, di montare un clacson. Insomma se volevamo dimostrare non solo di essere ultimi, ma di saper scrivere la legge peggiore.. eccoci!".

Il pensiero di Maran è condiviso anche da molti utilizzatori di monopattini e segway. In effetti il regolamento contiene delle norme (come la velocità massima di 6 chilometri orari) che potrebbero snaturare le caratteristiche dei nuovi mezzi di trasporto, nati non certo con l'idea di sfrecciare sulle strade, ma almeno di velocizzare gli spostamenti del cosiddetto "ultimo miglio" (ad esempio dalle fermate dei mezzi pubblici al luogo di lavoro). Per contro, non manca chi invece è d'accordo con Toninelli e cita esempi di altre città europee (ad esempio Parigi) in cui chi utilizza i monopattini elettrici lo fa senza alcuna attenzione per i pedoni e le regole del Codice della strada. Critiche simili in alcune grandi città dìItalia sono riservate ai ciclisti: la sensazione, come sempre, è che più che leggi troppo stringenti per regolamentare la circolazione dei nuovi mezzi serva semplicemente un po' di buonsenso.

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