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Milano, manifesto omofobo all’ingresso del liceo Da Vinci: “I gay infettano il mondo”

Il Circolo di cultura omosessuale Mario Mieli denuncia l’affissione di un manifesto omofobo fuori il liceo Leonardo Da Vinci di Milano. Nel delirante volantino la comunità Lgbtq è accusata di diffondere malattie.
A cura di Valerio Renzi
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La denuncia arriva dal Circolo di cultura omosessuale Mario Mieli. Davanti al liceo Leonardo Da Vinci di Milano si teneva un'assemblea d'istituto sui temi dei diritti LGBT+, e proprio sulla scuola alcuni giorni dopo è stato affisso sul portone d'ingresso un manifestino con deliranti tesi omofobe. "L'episodio si inserisce in un clima avvelenato che ha avvolto il Liceo Da Vinci nelle ultime settimane, clima che è stato colposamente alimentato, purtroppo, anche da alcuni docenti dell'istituto che nei giorni scorsi hanno inviato una mail ai genitori dei ragazzi per attaccare l'iniziativa degli studenti", si legge nel comunicato del Mieli.

In particolare il manifestino attacca la comunità "omosessuale", con l'accusa di "infettare" il resto della popolazione con Aids e altre malattie. "Nel manifesto che sostiene un'inesistente correlazione tra orientamento sessuale e l'incidenza di infezioni sessualmente trasmissibili, vengono riproposti i classici stereotipi e le mezze verità strumentali che negli anni hanno fatto da base per giustificare la discriminazione nei confronti delle persone Lgbt", prosegue la nota.

Ecco alcune delle affermazioni contenute nel manifestino intitolato "Gay: c'è poco da essere pride. Come infettare il mondo con un mare di malattie legate a comportamenti omosessuali": "I malati di Aids sono 40 volte di più tra i gay che tra gli etero", o anche "dall'ultimo gay pride di Amsterdam i casi di epatite A sono quintuplicatii Italia", e via via di questo tono. Il Mieli denuncia "un clima politico che sta pericolosamente virando verso odiose posizioni di divisione, intolleranza e chiusura, con l'emersione di spinte fasciste e reazionarie che preoccupano tutte e tutti noi".

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