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Milano, maestra corregge l’alunno: “Zebra si scrive con due b”. L’errore diventa virale

Clamoroso errore di un’insegnante di sostegno di una scuola elementare di Vittuone, nel Milanese. La maestra ha corretto il suo alunno, dicendogli che la parola “zebra” si scriveva con due “b”. Il genitore di un altro alunno ha segnalato lo strafalcione a un giornale locale: l’errore è poi diventato virale sui social network.
A cura di Francesco Loiacono
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Come si scrive la parola "zebra"? Secondo una maestra di una scuola elementare del Milanese con due "b". Il clamoroso errore, commesso da un'insegnante di sostegno della scuola primaria Antonio Gramsci di Vittuone, è diventato in poche ore di dominio pubblico. Dopo essere stato denunciato non dai genitori dell'alunno disabile seguito dalla maestra, ma dal papà di un altro alunno, lo strafalcione è finito sui social network e qui, come capita spesso in questi casi, è diventato virale. Accompagnato da un coro di critiche all'insegnante e da giudizi categorici sullo stato di un'intera categoria (quella degli insegnanti), bocciata senza appello. Peccato però che in tanti, incluso magari chi ha deriso l'insegnante, abbiano interrogato Google sull'esatta grafia della parola "zebra": le ricerche in merito hanno subito un'impennata dopo che la notizia è diventata virale.

Il preside difende l'insegnante: Un incidente che può capitare

Per la verità, c'è stato anche chi ha provato a difendere fin da subito l'insegnante: si tratta del dirigente dell'istituto Pasquale Aprea, che ha ammesso l'errore della maestra ma ha anche detto che si è trattato di un caso isolato: "Quanto rumore per una sciocchezza, un incidente che può capitare", ha spiegato, sottolineando anche che i genitori dell'alunno disabile seguito dalla docente sono soddisfatti del rapporto che si è creato tra lei e il loro figlio. Ma la difesa del preside gli ha attirato addosso altre critiche da parte di una parte di quell'indistinto "popolo del web", che spesso non vede l'ora di cogliere in fallo il prossimo per poterlo giudicare senza pietà.

Ma com'è nato il madornale errore? Secondo quanto ricostruito l'insegnante in questione avrebbe addirittura corretto il suo alunno, che aveva scritto la parola "zebra" in maniera corretta. Un segno di matita rossa e l'indicazione (ovviamente sbagliata) di raddoppiare la consonante. Non è ancora chiaro poi come la notizia dello strafalcione sia giunta alle orecchie del genitore che, solerte e indignato, si è rivolto alla redazione di un giornale locale per segnalare l'accaduto. Scatenando poi il passaparola che è stato esponenzialmente amplificato dal web.

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