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Milano, macerie all’ingresso dell’Istituto Steiner e manifesti contro Salvini: blitz degli studenti

Blitz notturno degli studenti del Collettivo Autonomo Itsos Steiner e Rete Studenti Milano: depositati chili di macerie davanti ai cancelli dell’istituto milanese per protestare contro i recenti crolli all’interno della struttura. Gli studenti hanno poi affisso manifesti contro Salvini vicino ad altre scuole, preannunciando il corteo contro il governo in programma il 14 dicembre.
A cura di Francesco Loiacono
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Le macerie davanti all'istituto Steiner (Foto: Rete studenti Milano)
Le macerie davanti all'istituto Steiner (Foto: Rete studenti Milano)

Blitz notturno degli studenti del Collettivo Autonomo Itsos Steiner e Rete Studenti Milano per denunciare le precarie condizioni in cui versano molte scuole pubbliche della città e non solo. Dopo i recenti crolli che hanno interessato soffitti, controsoffitti e altre parti dell'istituto tecnico statale a ordinamento speciale che si trova in via San Dionigi, nella notte alcuni ragazzi hanno bloccato l’ingresso della scuola depositando chili di macerie davanti ai cancelli e hanno "sigillato" simbolicamente l'istituto con del nastro bicolore. Hanno poi srotolato uno striscione per denunciare le condizioni precarie della struttura e scritto un messaggio con la vernice bianca sul vialone antistante: "Basta crolli!".

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I manifesti: Salvini ti guarda

Gli studenti hanno poi raggiunto altre sette scuole milanesi, affiggendo dei manifesti che raffigurano enormi telecamere e le frasi "Salvini ti guarda per motivi di ‘sicurezza'" e "No alla repressione nelle scuole!". In questo caso si tratta di un'azione preparatoria per la manifestazione del 14 dicembre, quando gli studenti sfileranno per le strade di Milano contro il governo a guida Lega-M5s e in particolare contro il "Piano scuole sicure" del ministro Matteo Salvini: "Da una parte c'è il governo, e in particolare il ministro Salvini, che stanzia più di 2 milioni di euro per un progetto repressivo e dannoso in nome della “sicurezza" davanti agli istituti – spiegano i collettivi – e dall'altra una situazione, legata dell'edilizia, che giornalmente mina l'incolumità di migliaia di studenti in tutta Italia. Che crolli il governo, non la scuola!".

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