Milano, lupi gialli avvistati sui Bastioni di Porta Venezia: ecco cosa sono (FOTO)
Un branco di lupi gialli e luminosi è comparso martedì 19 maggio sul tetto dei due caselli daziari di Porta Venezia, a Milano. Si tratta dell'ultima iniziativa del collettivo di artisti Cracking art, il gruppo impegnato in un movimento di rigenerazione dell'arte attento agli aspetti sociali e ambientali. Anche i lupi di Porta Venezia, così come le altre sculture realizzate dal gruppo, sono infatti realizzati in plastica atossica rigenerabile di colore giallo intenso e sono illuminati con luci a led alimentate da pannelli solari. L'installazione si chiama "Food guardians" e il suo significato è stato illustrato dai membri del gruppo: il lupo rappresenta, oltre che l'animale simbolo dell'Italia, anche una presenza che custodisce e protegge l'alimento base dei popoli e la qualità della tradizione. Gli animali sono stati schierati dunque "a guardia dell'Expo" e del suo messaggio di nutrizione del pianeta, e la loro collocazione non è casuale: nei Bastioni di Porta Venezia ha infatti sede l'Associazione panificatori dell'Unione del commercio.
Proprio nei punti convenzionati dei panificatori milanesi, dietro donazione minima di almeno 20 euro, sarà possibile portarsi a casa un multiplo delle sculture. I fondi serviranno poi per la rigenerazione di un'opera o di un monumento milanese. Le sculture realizzate dal collettivo Cracking art sono già presenti in altre zone di Milano: si è partiti dalle chiocciole sul tetto del Duomo, mentre ancora adesso lumache e rane in plastica sono presenti in Darsena e sui Navigli. Il Cracking Art Group, come si può leggere sulla loro pagina Facebook da cui sono tratte le foto, è attualmente composto da Renzo Nucara, Marco Veronese, Carlo Rizzetti, Alex Angi, Kicco e William Sweetlove. Sei artisti internazionali che dalla nascita del movimento nel 1993 sottolineano l'intenzione di cambiare la storia dell'arte attraverso un forte impegno sociale e ambientale, unito all'innovativo uso di materiali plastici che evocano una stretta relazione tra naturale e artificiale.