Milano, livelli di biossido di azoto oltre i limiti in una scuola su due
Cos'è il biossido di azoto? È uno dei gas prodotti dai processi di combustione, in particolare dei motori diesel, che provoca gravi danni alla salute, in particolare all'apparato respiratorio e a quello circolatorio. Un'indagine di "scienza partecipata" realizzata dalla onlus "Cittadini per l'aria" a Milano ha rivelato che, in una scuola su due della città, i bambini respirano valori di biossido di azoto superiori ai limiti, fissati (come media annuale) in 40 microgrammi per metro cubo. Tramite l'installazione di 157 campionatori nei pressi di scuole e asili della città, 39 rilevatori vicino a parchi, giardini e aree giochi e 81 in altri luoghi di Milano, è emerso che che nel 55 per cento dei casi la concentrazione di No2 (formula del biossido di azoto) nell’aria, stimata su base annuale, supera il limite previsto dalla legge. La percentuale sale al 56 per cento se si considerano i campionatori posizionati in parchi e giardini.
I valori dell'indagine "NO2, No grazie. Stop ai diesel in città" relativi al 2018 sono di molto inferiori a quelli del 2017 (quando la percentuale di sforamento era stata dell'84 per cento). Alla base di questo scostamento, però, vi sono delle differenze metodologiche: l'anno scorso non erano stati presi in esame luoghi come scuole e parchi, ma più che altro incroci e strade segnalate da alcuni residenti, dove la concentrazione di No2 era risultata maggiore. L'impatto degli elevati livelli di biossido di azoto nell'aria sulla mortalità è comunque pesante: a Milano si registra un decesso ogni 15 ore, con 594 decessi aggiuntivi ogni anno dovuti all’inquinamento fuorilegge da N02. Cinque morti ogni 100 in città sono causati dal biossido di azoto.
Dito puntato sui motori diesel
L'origine principale degli ossidi di azoto nell’aria, tra i quali rientra anche l’No2, sono i motori diesel, responsabili del 73 per cento delle emissioni di queste sostanze nell’area metropolitana di Milano. Ecco perché la presidente della onlus Cittadini per l'aria, Anna Gerometta, punta sullo stop ai diesel: "È necessaria una vera e propria svolta nelle politiche della mobilità a Milano e dintorni, un cambio deciso di prospettiva – ha affermato Gerometta commentando i risultati della ricerca – Muoversi in auto, quando sono disponibili valide alternative, non può essere considerato un diritto. Lo è quello di crescere, vivere e respirare senza avvelenarsi giorno dopo giorno. Fermare i diesel, i principali responsabili delle emissioni di biossido di azoto, non è un’utopia o un sogno ambientalista, è una scelta urgente e necessaria per garantire a questa generazione di bambini e ragazzi, e a noi stessi, qualità dell’aria e della vita".