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Milano, lettera del parroco ai genitori: “Attenti alle lezioni su sesso e genere nelle scuole”

A Milano il parroco di Lambrate ha inviato una lettera ai genitori dei bambini che frequentano il catechismo chiedendo di prestare attenzione a eventuali lezioni sull’affettività e sul sesso organizzate nelle scuole dei loro figli. Insieme alla lettera è stato diffuso anche un modulo contro la fantomatica “ideologia gender”. L’assessore Majorino: “Ormai è una caccia alle streghe”.
A cura di Francesco Loiacono
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La battaglia contro le sedicenti "teorie gender" si arricchisce di un nuovo episodio. A Milano, nella parrocchia San Martino di Lambrate, il parroco ha inviato una lettera ai genitori dei bambini che frequentano il catechismo facendo loro un appello affinché chiedano alle scuole frequentate dai loro figli di venire informati su tutte le lezioni che riguarderanno la sfera affettiva e sessuale.

Insieme alla lettera, come riporta il quotidiano La Repubblica, è arrivato un modulo sul consenso informato redatto da uno dei tanti gruppi tradizionalisti che si battono contro la diffusione dell'ideologia gender nelle scuole. Fa niente che in molti, dalle associazioni Lgtb al ministro dell'Istruzione Stefania Giannini, abbiano ribadito più volte che nulla di tutto quello che viene definito "ideologia gender" è previsto dalla riforma della Buona scuola: si tratta solo di promuovere valori come la lotta al bullismo, all'omofobia e a tutte le discriminazioni legate al genere sessuale.

Milano, lettera del parroco ai genitori: "Attenti alle lezioni su sesso a scuola"

I "tradizionalisti" però non mollano. Uno schieramento composito, che va da Forza Nuova, alla Lega (alcuni sindaci hanno utilizzato i cartelli luminosi dei propri comuni per dichiarare la loro crociata al "gender") ad altri parroci, e nel quale si schiera adesso anche don Luigi Badi, 55enne sacerdote del quartiere alla periferia est di Milano. Il parroco, d'altronde, sembra non vedere nulla di strano nella sua iniziativa: "Non ho imposto nulla, ho solo distribuito un foglio che mi è stato dato da un genitore, poi le famiglie del catechismo possono scegliere se usarlo o buttarlo". Don Luigi poi però specifica che, sebbene rispetti la "laicità della scuola pubblica", crede che solo la famiglia sia titolare dell'educazione sui temi della sessualità. Parole che la sua stessa iniziativa sembra contraddire.

Sulla vicenda è intervenuto anche l'assessore alla Politiche sociali Pierfrancesco Majorino, che ha parlato di una vera e propria "caccia alle streghe". L'assessore ha ribadito come a scuola trovino spazio solo progetti che promuovono i valori del rispetto, della differenza sessuale e della lotta all'omofobia. Un tema sul quale il Comune organizzerà una giornata di sensibilizzazione in tutti gli istituti.

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