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Milano, la Statale smette di fumare: approvato il nuovo regolamento che vieta il fumo nei cortili

L’Università Statale di Milano dice stop alle sigarette, elettroniche e non. Il rettore ha infatti approvato un nuovo regolamento che limita notevolmente gli spazi aperti in cui i fumatori possono accendersi una sigaretta, riservandogli zone lontane da finestre e ingressi, e comunque non nelle logge o nei porticati. I nuovi divieti diverranno effettive a partire da martedì 17 dicembre.
A cura di Filippo M. Capra
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L'Università Statale di Milano
L'Università Statale di Milano

L'Università Statale di Milano ha smesso di fumare con un nuovo regolamento, scritto appositamente per "dare battaglia" al consumo di nicotina 2.0, "a tutela della salute e contro i gravi danni derivanti dall’esposizione al fumo di tabacco e ai vapori prodotti dalle sigarette elettroniche". Le aree aperte saranno chiuse ai fumatori: dal Cortile d'onore alla Ghiaccia, in via Festa del Perdono si punta a respirare aria più pulita all'ingresso o all'uscita dall'ateneo a partire da martedi 17 dicembre. A spiegare la decisione, contattata dal "Corriere della sera", è la prorettrice ai Servizi per gli studenti Marina Brambilla: "È stata una decisione votata all’unanimità, condivisa da studenti, docenti e personale, in un ateneo con una importante scuola di Medicina che dalla prossima primavera proporrà campagne di prevenzione e formazione". Le zone off limits saranno "tutte le logge e i porticati e gli spazi vicino alle finestre e alle porte", ma la Brambilla mette in guardia chi potrebbe non accettare le limitazioni: "Non c'è un intento punitivo, soltanto educativo".

Le sigarette elettroniche fumate in aula

Al problema dei fumatori che, pur rispettando le regole passate, costringevano a respirare i fumi delle loro sigarette anche negli spazi chiusi limitrofi al loro punto di ritrovo, si era aggiunto quello di coloro che si sono dotati di sigarette elettroniche, spesso "svapate" anche in classe. Come spiegato in una nota dell'Università, "il nuovo regolamento, emanato con decreto del rettore Elio Franzini del 20 novembre, sostituisce quello del 2005 e si inserisce tra gli interventi dell’Università Statale a favore di una più elevata tutela della salute dell’intera comunità universitaria contro i gravi danni derivanti dall’esposizione al fumo di tabacco e ai vapori prodotti dalle sigarette elettroniche".

Cosa rischiano i trasgressori

Come si evidenzia dal regolamento pubblicato sul sito www.unimi.it, "i trasgressori al divieto di fumo sono soggetti al pagamento della sanzione amministrativa di legge", che anche in questo caso dovrebbe rispondere ad una cifra che va dai 27,5 ai 275 euro. La multa potrà essere raddoppiata in caso di violazione del divieto "in presenza di una donna in evidente stato di gravidanza o di lattanti o di bambini fino a dodici anni", ma la sanzione potrà essere pagata anche solo per un suo terzo, se saldata tra il sedicesimo e il sessantesimo giorno dalla contestazione o in caso di notificazione ritardata.

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