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Milano, la Scala alza il sipario per Venezia: uno spettacolo per aiutare il Teatro La Fenice

Il Teatro alla Scala di Milano si mobilita per aiutare Venezia. Questa sera, venerdì 29 novembre, andrà in scena una rappresentazione straordinaria del trittico di balletto con il Boléro di Ravel. I fondi raccolti saranno destinati al Teatro La Fenice che ha subito pesanti danni per l’acqua alta degli scorsi giorni. Sarà presente anche il sindaco di Milano Beppe Sala.
A cura di Simone Gorla
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(Foto: Simone Giancristofaro)
(Foto: Simone Giancristofaro)

Milano alza il sipario a sostegno di Venezia. Questa sera, venerdì 29 novembre, al Teatro alla Scala andrà in scena una rappresentazione straordinaria del trittico di balletto con il Boléro di Ravel e i fondi raccolti saranno destinati al Teatro La Fenice che ha subito pesanti danni per l’acqua alta e ha momentaneamente sospeso le attività. L'evento era stato annunciato giorni fa dal sindaco Giuseppe Sala, che sarà presente questa sera all'iniziativa: "Lo abbiamo concordato con il Sovrintendente Alexander Pereira, su proposta dei sindacati dei lavoratori della Scala – ha scritto il primo cittadino -. Un’iniziativa che mi rende orgoglioso, una testimonianza concreta di solidarietà alla città. Milano è sempre stata vicina ai Comuni in difficoltà e lo fa ancora una volta con un atto concreto e tangibile".

Alla Scala uno spettacolo straordinario per aiutare La Fenice di Venezia

La notizia era stata confermata dalla direzione del teatro La Fenice. "Mi ha chiamato personalmente il sovrintendente Pereira per darmi questa notizia. Ringrazio, commosso, lui, il sindaco Sala e il Teatro alla Scala tutto", ha dichiarato Fortunato Ortombina, sovrintendente e direttore artistico Teatro La Fenice. Lo storico teatro veneziano è stato pesantemente danneggiato dall'alta marea portata dall'ondata di maltempo che si è abbattuta negli scorsi giorni sulla città lagunare. L'acqua ha invaso i locali dove si trovano i quadri elettrici e degli impianti, paralizzando l'attività del teatro. Una situazione difficile che si era verificata a soli dieci giorni dalla prima, prevista per il 24 novembre e poi regolarmente andata in scena: un segno di resilienza e rinascita per un luogo simbolo della cultura di Venezia e del mondo.

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