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Milano, la questura sospende per dieci giorni la licenza del Bar Family: pregiudicati e spaccio

La questura di Milano ha sospeso temporaneamente la licenza per il locale “Bar Family” di Carlo Parea. L’esercizio pubblico resterà chiuso per la durata di 10 giorni, sulla base dell’articolo 100 del Tulps (Testo unico sulle leggi di pubblica sicurezza). Il titolare del bar, durante un controllo, era stato sorpreso con diverse dosi di droga.
A cura di Luca Giovannoni
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(Immagine di repertorio)
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Per dieci giorni il Bar Family di via Carlo Parea a Milano resterà chiuso al pubblico. La chiusura è la necessaria conseguenza della sospensione della licenza dell'esercizio pubblico decisa da parte del questore di Milano, Sergio Bracco. L'operazione si colloca nell'ambito dell'attività di prevenzione e controllo del territorio, e di monitoraggio dei locali pubblici per cercare di contrastare i fenomeni di criminalità e criminalità organizzata. Il provvedimento è stato emesso nella giornata di martedì 10 dicembre e notificato il giorno successivo, mercoledì 11 dicembre, dagli agenti del commissariato di polizia statale “Mecenate". Provvedimenti come questo vengono presi sulla base dell'articolo 100 del Tulps (Testo unico sulle leggi di pubblica sicurezza) secondo cui un'attività può essere sospesa se la polizia attesta, tra le altre cose, che clienti abitudinari hanno precedenti penali o che il locale viene utilizzato come base di spaccio. Nel caso in questione, era stato lo stesso titolare del bar a essere sorpreso con alcune dosi di cocaina durante un controllo avvenuto alla fine dello scorso ottobre.

L'ultimo caso analogo a fine novembre

A fine novembre il questore aveva preso un provvedimento analogo per il "Bar Tabacchi Antonio" in via Tradate, per cui era stata disposta la sospensione della licenza per 10 giorni, proprio come per il Family Bar di via Parea. In questo caso secondo la questura "la sospensione del locale si è resa necessario in quanto nel corso dei numerosi controlli effettuati dalle forze dell'ordine negli ultimi sei mesi, il bar è risultato essere frequentato da numerosi soggetti con precedenti per reati in materia di stupefacenti e di armi, contro il patrimonio, la persona, l'amministrazione della giustizia, la libertà morale, e per oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale".

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