Milano, la movida del Naviglio grande conquista il New York Times: rilassata e discreta
New York è sempre più innamorata di Milano. Almeno secondo quanto scrive il più celebre quotidiano newyorchese, il New York Times. Dopo averla incoronata come prima meta turistica da visitare nel 2015 e averle dedicato un video che ha avuto molto successo online, adesso arriva un altro riconoscimento per il capoluogo lombardo. Nello specifico, per una delle strade più affascinanti della città, la sponda di Ripa di Porta Ticinese che costeggia il Naviglio grande. La reporter Ingrid K. Williams ha infatti inserito la strada milanese nell’elenco delle 12 vie favorite dai corrispondenti europei del giornale americano. A far cadere la scelta della giornalista sulla via è la particolare atmosfera che vi si respira, una "movida rilassata" dal respiro internazionale. Specie in questi primi giorni di clima mite, i locali di Ripa di Porta Ticinese si riempiono di persone in cerca di riposo e svago dopo la giornata lavorativa: è il rito dell'aperitivo, che nonostante tutti gli attacchi e le reinterpretazioni resta un simbolo della città. Sul Naviglio, con l'acqua finalmente rientrata nei canali dopo i lavori per la sistemazione della Darsena, alla sera i giochi di luce assicurano uno spettacolo a cui è difficile resistere. Un fascino esercitato sui molti turisti che scelgono Milano come meta, specie in occasioni particolari come il Salone del mobile appena terminato.
Milano come altre città europee
Milano dunque, celebrata come altre città italiane più blasonate all'estero come Roma, Firenze, Venezia o Napoli, recentemente celebrata dal londinese Telegraph. Ma anche a livello di altre città europee. Nell'elenco del New York Times trovano spazio la calle 31 de Agosto di San Sebastián, in Spagna, Rue de Charonne a Parigi, la Rua Nova do Carvalho a Lisbona. E ancora Itfaiye Caddesi a Istanbul, Calle Zurbano a Madrid, la Rudesheimer Strasse a Berlino, Pimlico road nel quartiere londinese di Chelsea e l’Akerselva a Oslo. Tutte affascinanti, vero, ma nessuna di loro ospiterà l'Expo tra una decina di giorni. Per Milano, si tratta di un'opportunità – e di una responsabilità – da sfruttare al meglio.