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Milano, la denuncia di Fabio: “Addetti Atm maleducati e razzisti con uno straniero solo perché nero”

Un viaggiatore preso di mira e “sbeffeggiato” da tre addetti dell’Atm ai tornelli solo perché straniero. È la denuncia di Fabio Bortolotti, 37enne milanese, che dopo aver assistito alla scena alla stazione di Lanza ha contattato su Twitter l’azienda di trasporti per chiedere chiarimenti, ricevendo migliaia di reazioni e commenti. “Non avrebbero mai parlato in quel modo a un italiano. È un episodio di bullismo e mancanza di rispetto, con una matrice razzista”, ha raccontato a Fanpage.it. Atm ha reso noto di aver avviato le verifiche necessarie per chiarire quanto accaduto, spiegando che “non tollera comportamenti discriminatori né la maleducazione nelle relazioni con i passeggeri”.
A cura di Simone Gorla
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"Non avrebbero mai parlato in quel modo a un italiano. Gli avrebbero dato del lei, gli avrebbero chiesto per favore di chiudere l’ombrello. Dicano quello che vogliono, io ho visto un episodio di bullismo e mancanza di rispetto, con una matrice razzista e contro lo straniero". Anche se sono passate alcune ore la voce di Fabio Bortolotti, 37enne milanese, trema ancora per l'indignazione e la rabbia per la scena a cui ha assistito nella stazione di Lanza della metropolitana. Un viaggiatore straniero preso di mira e "sbeffeggiato" da tre addetti dell'Atm ai tornelli della linea due senza motivo, o forse per il semplice fatto di non capire l'italiano e avere la pelle scura.

"È successo questa mattina poco prima delle 11. Non c'era quasi nessuno, soltanto io e un signore tra i 30 e i 40 anni, forse a Milano per lavoro, che stava pagando il passaggio del tornello con la carta di credito, proprio accanto alla cabina dove si posizionano gli addetti alla sicurezza", racconta Fabio a Fanpage.it. "Ho visto i dipendenti di Atm, due uomini e una donna, che lo indicavano sbraitando, a voce alta. Lui era confuso e imbarazzato. Gli ha chiesto se parlavano inglese e per tutta risposta lo hanno preso in giro dicendo ‘Ah, questo ha fatto l'università!‘ Una scena davvero sgradevole". A quel punto il giovane milanese si è avvicinato e ha spiegato al viaggiatore che il problema era semplicemente il suo ombrello. "Lui mi ha ringraziato molto, l'ha chiuso e se n'è andato". Ma la storia non è finita lì.

"A quel punto mi sono rivolto agli addetti e ho chiesto se gli sembrava il modo di comportarsi con un cliente. Uno di loro mi ha guardato minaccioso, come a dire di farmi gli affari miei. Ora diranno che non era razzismo, lo so. Ma io ho visto bullismo e maleducazione e sono sicuro che non avrebbero mai parlato in quel modo a un italiano. È un motivo più che sufficiente per indignarsi. Mi ha colpito anche come hanno risposto a me, con l’atteggiamento di uno che sente di avere il diritto di fare così".

Fabio a quel punto ha deciso di non lasciar cadere la cosa e ha scritto un tweet rivolto ad Atm. "Il razzismo ha molte facce. Una è quella del dipendente Atm senza mascherina che sbeffeggia un ragazzo di colore". Il suo messaggio , in poche ore ha avuto migliaia di interazioni e commenti. L'azienda ha risposto a Fabio prima su Twitter e poi chiamandolo direttamente, annunciando che farà tutte le verifiche necessarie per chiarire quanto accaduto. Raggiunto da Fanpage, un portavoce dell'azienda assicura che "Atm non tollera comportamenti discriminatori né la maleducazione nelle relazioni con i passeggeri e, in caso di fatti accertati, applicherà i provvedimenti previsti dai regolamenti". Un reazione che Fabio ritiene positiva. "Spero mi tengano informato, vorrei sapere che chi si è comportato così non l’ha passata liscia. Questo fatto non è passato inosservato e magari la prossima volta ci penseranno due volte prima di usare certi toni con un cliente solo perché straniero".

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