Milano, terminato lo sciopero dei mezzi: metro, tram e bus riprendono a circolare
15.16: Lo sciopero dei mezzi proclamato dalla Cub Trasporti è terminato. Dopo una mattinata di disagi e di traffico intenso in città le linee della metropolitana di Milano stanno ritornando gradualmente in funzione, così come i trasporti di superficie. Su Twitter Atm dà notizia della graduale ripresa della circolazione di metro, tram e autobus.
Grossi disagi a Milano martedì mattina per lo sciopero indetto dalla Confederazione unitaria di base trasporti. Intorno alle 8.45 tutte le linee della metro, dopo che gli ultimi treni partiti hanno raggiunto il capolinea, si sono progressivamente fermate. La circolazione si è quindi interrotta completamente su tutte e quattro le linee. Per quanto riguarda i mezzi di superficie, invece, Atm annuncia possibili riduzioni del servizio. Lo sciopero durerà fino alle 15. Per ridurre i possibili disagi alla circolazione il Comune ha annunciato la sospensione del provvedimento Area C per tutta la giornata.
Lo sciopero è stato indetto per protestare contro i termini dell'accordo firmato dagli altri sindacati sugli straordinari previsti per il semestre di Expo 2015.
Il consigliere Forte: "Usare i crumiri"
Nel giorno dello sciopero dei mezzi il consigliere comunale Matteo Forte, del Polo dei milanesi, ha lanciato una proposta forte per "bilanciare il diritto di sciopero dei lavoratori con la libertà di iniziativa economica": rispolverare i crumiri. Per l'esponente della minoranza di centrodestra a Palazzo Marino, "è arrivato il momento che a Milano, nella capitale economica che tra pochi giorni ospita il mondo ad Expo, si affronti il nodo del diritto di sciopero insieme alla libertà di iniziativa economica". Tra le soluzioni elencate da Forte, oltre alla più radicale, la precettazione – utilizzata due settimane fa dal prefetto Francesco Paolo Tronca – ci sono anche il rimborso all'utenza per eventuali disservizi e il "crumiraggio interno". Infatti, "con la sentenza numero 14157 del 6 agosto 2012, la Corte di Cassazione ha ritenuto legittima la condotta del datore di lavoro che, in occasione dello sciopero a cui partecipino alcuni lavoratori, sostituisca gli assenti con altri dipendenti che invece non vi abbiano aderito", spiega Forte. Si tratterebbe quindi di "un'operazione di bilanciamento tra due diritti costituzionalmente garantiti, in modo da ridimensionare gli effetti causati dall'astensione dal lavoro, senza negarne la facoltà, e tutelando dove possibile anche l'anello più debole della filiera: l'utente".