Milano, incidente durante una consegna: fattorino di Deliveroo in ospedale dopo caduta dallo scooter
Ancora un incidente stradale per uno dei numerosi rider che consegnano cibo a domicilio, a Milano, ricoverato in ospedale dopo essere caduto dal proprio scooter mentre effettuava una consegna. L'incidente è accaduto in viale Abruzzi 16, a Milano: il fattorino dell'azienda Deliveroo, un italiano di 34 anni, era in sella al proprio scooter diretto in zona Loreto per portare del cibo ordinato da alcuni clienti quando per motivi ancora da chiarire è caduto dalla moto finendo per capitolare sull'asfalto. Sul posto sono giunti immediatamente i soccorritori del 118 con un'ambulanza. Per fortuna le sue condizioni apparse inizialmente più gravi sono poi risultati stabili: secondo un primo bollettino avrebbe riportato diverse contusioni, in particolare a un braccio. Il rider è stato comunque trasportato al Policlinico per gli esami del caso.
Il 1° giugno la protesta dei rider a Milano dopo gli incidente mortali di tre corrieri
A dare notizia dell'incidente è ancora una volta la pagina Facebook "Deliverance", che ha specificato come il ragazzo coinvolto nella caduta non ha mai perso conoscenza e che forse a causare l'incidente è stata una cunetta presente sul manto stradale imperfetto. "Ricordiamo che nell'ultima settimana sono morti tre fattorini tra Parigi, Londra e Barcellona e un #glover si è infortunato a Bologna proprio l'altra sera", si legge nel lungo post di Deliverance, collettivo di fattorini attivi nel delivery food. Solo venerdì infatti a Milano è andata in scena una protesta dei rider davanti alla sede di Glovo, una delle azienda di food delivery: “Assassini”, “Non si muore per un panino” e “Glovo Mata” (“Glovo uccide”) sono alcune delle frasi apparse nella notte tra venerdì e sabato per protestare contro tre incidenti mortali che hanno coinvolto negli scorsi giorni tre corrieri di diverse aziende, tra cui la spagnola Glovo: "Siamo stufi di contare i nostri morti – hanno spiegato dalla rete Deliverance Milano – le società pongano fine a questo eccidio".