Milano, inchiesta sulle spese dell’ufficio volanti della questura: verifiche su 40mila euro
Denaro mancante in Questura. Non è il titolo di un film ma di una storia iniziata nel 2014. Parliamo infatti di soldi pubblici (circa 40mila euro), o meglio soldi donati da diversi benefattori alla Questura di Milano che potrebbero essere stati utilizzati per spese personali e non per sostenere l'attività della polizia. Nulla di concreto e dimostrato. Al momento si tratta solo di ipotesi che hanno portato il pubblico ministero Ilda Boccassini ad aprire però un fascicolo d'inchiesta, più precisamente di un modello 45: ovvero un fascicolo senza ipotesi di reato aperto solo a livello esplorativo. Il caso, portato alla luce sulle pagine del Fatto Quotidiano, sarebbe nato da una donazione sospetta (circa otto biciclette) avvenuta nel 2015 da parte dell'ex presidente di Confindustria Sicilia, Angelo Montante all'Upg (l'Ufficio di prevenzione generale della Questura), che coordina la gestione delle volanti del capoluogo lombardo. Si tratta dello stesso Montante che a maggio di quest'anno è stato indagato a Caltanissetta per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, pratica che sarebbe stata portata avanti proprio attraverso donazioni di biciclette a enti e personaggi di rilievo. Da quella donazione, come riporta il quotidiano diretto da Gomez, sono iniziati i diversi accertamenti condotti dagli ispettori del Viminale (alcuni di questi obbligatori ed effettuati due-tre volte al mese ad iniziativa o del questore e del ministero dell'Interno). Ed è proprio in uno degli interrogatori condotti dagli ispettori che sarebbe emersa l'ipotesi che parte delle donazioni arrivate da privati siano state usate a scopo personale. Diverse spese dunque effettuate utilizzando il fondo cassa dell'ufficio. Ora gli accertamenti disposti servono a capire se si tratti o meno di ipotesi fondate.