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Milano, in piazza Fontana diciassette formelle per ricordare le vittime innocenti della strage

In piazza Fontana a Milano sono state collocate diciassette formelle per ricordare i nomi delle vittime della strage del 12 dicembre 1969. Le targhe sono state posate sulla pavimentazione della piazza, accanto alla fontana e di fronte all’ex Banca nazionale dell’agricoltura. Quella introduttiva recita: “12 dicembre 1969. Strage di piazza Fontana, 17 vittime. Ordigno collocato dal gruppo terroristico di estrema destra Ordine Nuovo”.
A cura di Simone Gorla
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Diciassette formelle per ricordare i nomi delle vittime della strage di piazza Fontana, in vista dei cinquant'anni dall'esplosione dell'ordigno, avvenuta il pomeriggio del 12 dicembre 1969.

Milano, posate in piazza Fontana le formelle con i nomi delle vittime della strage

Le targhe sono state posate sulla pavimentazione della piazza, accanto alla fontana e di fronte all'ex Banca nazionale dell'agricoltura, alla presenza della vicesindaco Anna Scavuzzo e del presidente dell’associazione Vittime piazza Fontana Carlo Arnoldi. Oltre alle lapidi con i nomi delle persone che hanno perso la vita nell'attentato, ne è stata posata una introduttiva che recita: "12 dicembre 1969. Strage di piazza Fontana, 17 vittime. Ordigno collocato dal gruppo terroristico di estrema destra Ordine Nuovo". 

Le diciassette vittime innocenti

Ogni formella posata ricorda il nome di una delle vittime. Tutte persone innocenti che si trovavano all'interno della banca per lavoro. A perdere la vita furono Giovanni Arnoldi, commerciante di 42 anni, Giulio China, noto operatore agricolo di 57 anni, Pietro Dendena, commerciante di bestiame di 45 anni, Eugenio Corsini, rappresentante di lubrificante per macchinari agricoli, Carlo Gaiani, perito agrario di 57 anni, Calogero Galatioto di 77 anni, i pensionati Carlo Garavaglia e Paolo Gerli, Luigi Meloni, commerciante di 57 anni, Vittorio Mocchi, Gerolamo Papetti , agricoltore di Rho, aveva 78 anni, Mario Pasi, geometra di 50 anni, l'assicuratore Luigi Perego, di 74 anni, Oreste Sangalli, 49 anni, Angelo Scaglia 61, Carlo Silva, 71 anni, Attilio Valè, 52 anni.

"Un segno tangibile per la memoria collettiva"

"Con questa posa lasciamo un segno tangibile per la memoria collettiva del nostro paese”, ha detto il vicesindaco Anna Scavuzzo durante la cerimonia, "Milano è memoria, il nostro pensiero ci riporta a quel terribile giorno, in cui un atto vile e infame ha inferto a molte famiglie e alla nostra città una ferita che neppure il tempo può dimenticare. Oggi più di ieri, a distanza di cinquant’anni, ricordiamo le vittime una per una". Carlo Arnoldi ha ribadito la soddisfazione per la presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che sarà a Milano il 12 dicembre: "È la prima volta che un presidente della Repubblica viene a Milano il 12 dicembre. È un segnale molto forte. Significa che piazza Fontana non si dimentica”.

La verità giudiziaria e quella storica

Nonostante non si sia mai arrivati a condanne definitive per la strage, è stato deciso di indicare nella lapide introduttiva la responsabilità emersa nei corso di decenni di processi e studi storici, cioè quella dell'estrema destra di Ordine Nuovo. "C'è una verità giudiziaria e una verità storica che sono un patrimonio collettivo. E anche la riflessione che si è fatta è un segno importante rispetto alla consapevolezza che questa città ha acquisito nel tempo", ha commentato Scavuzzo.

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