Milano, il sindaco Sala sugli immigrati africani: “Hanno istruzione zero e non hanno mai lavorato”
Una "via di sinistra" sul tema dell'immigrazione. È quella che, tra gli altri, vuole cercare di trovare il sindaco di Milano Beppe Sala, che ha rilasciato sul tema un'intervista al quotidiano diretto da Maurizio Belpietro, "La Verità", precisando poi alcuni concetti sulla propria pagina Facebook. Di sicuro le parole del sindaco sono destinate ad alimentare ulteriori discussioni (e polemiche) su un tema usato, come spauracchio, dalle due forze politiche in questo momento al governo: Lega e MoVimento 5 stelle. E alcuni contenuti della "riflessione sull'immigrazione" dell'ex amministratore delegato di Expo sembrano strizzare l'occhio proprio agli elettori del Carroccio e dei Cinque stelle, probabilmente i più sensibili a una tematica come l'immigrazione. Non sarà un caso se, in apertura dell'intervista rilasciata da Sala a Mario Giordano, il sindaco afferma: "Sarebbe stupido nascondermi la verità. A Milano la Lega sta avanzando".
Cosa ha detto Sala sull'immigrazione? Sostanzialmente tre cose: la prima è che sul tema non è mai stata fatta una distinzione tra l'immigrazione africana, più recente, e quella di più lungo periodo come quella di cinesi e filippini. La seconda è che, a suo dire, per le caratteristiche dei migranti africani che arrivano nel nostro Paese è proprio quest'immigrazione più recente che "sta facendo salire la tensione". E il terzo concetto di rilievo esposto da Sala riguarda la strategia per governare il fenomeno: un piano nazionale e "qualcosa che si avvicini al concetto di quote".
Le parole di Sala sull'immigrazione
"L’Italia ha circa il 9% di immigrati e Milano il 19%, eppure qui le cose non vanno così male – ha scritto Sala sulla propria pagina Facebook – Però ora dobbiamo fronteggiare un’immigrazione nuova e cioè quella africana. Se chiedessi ai milanesi: ‘Ma vi siete lamentati quando sono arrivati i filippini o i singalesi?' la risposta sarebbe ‘No'. Ma è innegabile che oggi la tensione stia salendo. Chi sta arrivando negli ultimi anni – ha aggiunto Sala – (e probabilmente sarà così anche in futuro) ha spesso un livello di istruzione bassissimo e tanti non hanno alcuna professionalità lavorativa". Lo stesso Sala a questo punto tira in ballo il suo assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino, esponente della sinistra Pd: "Il mio amico Majorino mi dice: ‘Occhio, io lo so come la pensi, ma così rischi di gerarchizzare il tema dell’immigrazione per provenienza'. Capisco, ma in realtà io sto solo cercando di gerarchizzare per livelli di complessità. Una persona che stimo e con cui discuto come Roberto Saviano – aggiunge poi Sala – sostiene che si debba accogliere tutti i rifugiati politici e che su quelli ‘economici' bisogna avviare un’azione politica con i Paesi di provenienza e cercare di governare i flussi, per andare incontro alla domanda di lavoro che, oggettivamente, c’è in Italia. Si tratta di una posizione teorica? Forse un po', ma ci leggo anche tanto buon senso e tanta voglia di trovare una via".
Il sindaco: È necessario un piano nazionale
Per concludere, il sindaco di Milano afferma: "Perché la morale è questa. Sembra che tanti italiani si accontentino di slogan. Ma tanti altri no. Rimane il fatto che il fenomeno va governato e subito. Senza generalizzazioni, ma senza nemmeno farla facile. Ci sarà bisogno di percorsi di integrazione molto più strutturati e solidi rispetto a quanto fatto fino ad oggi. Per questo, come ripeto da tanto tempo, è necessario un piano nazionale. Che, diciamocelo, in questi anni è mancato.
Io ci voglio lavorare. Per mia natura alle parole preferisco i fatti. Nel frattempo – conclude il sindaco – non cambierò di un millimetro la mia linea politica e accoglierò chi busserà alle porte di Milano. Ma Milano è a valle e il problema nasce più a monte".
L'intervento di Sala condiviso dall'esponente di Lealtà e azione
Le parole di Sala sono state apprezzate dall'assessore alla Cultura Filippo Del Corno, e anche lo stesso Majorino citato dal sindaco ne ha condiviso l'intervento definendolo "una interessante sottolineatura". Il vero problema, però, è che le stesse parole di Sala sono state condivise anche da chi ha una posizione agli antipodi rispetto al Pd, come il consigliere di Municipio 8 Stefano Pavesi, candidatosi con la Lega e militante dell'associazione di estrema destra Lealtà e azione: "Mi sembra chiaro che quello che ha sempre detto la Lega sull’immigrazione lo abbia capito anche il Sindaco – ha scritto Pavesi condividendo l'intervista de "La Verità" – Ma queste dichiarazioni avranno seguito con politiche forti sul tema? O è solo l’ennesimo scialbo tentativo di recuperare qualche voto?".
Critiche: Sala si è immerso nel luogo comune ‘dell’uomo nero', tipico del peggior razzismo
Le prime dure critiche al sindaco Sala sono arrivate da Milano in Comune – Sinistra e costituzione: "Il sindaco ‘progressista' Giuseppe Sala, alla ricerca di consensi a destra per farsi rieleggere, si è immerso nel luogo comune ‘dell’uomo nero', tipico del peggior razzismo negli stati del profondo Sud degli USA. Egli sostiene su La Verità, e conferma sostanzialmente in un suo post, che ‘L’immigrazione africana porta persone che hanno livello di istruzione pari a zero e che non hanno mai lavorato. Questa è la verità'. Aspettiamo che dica la sua anche su tanti altri luoghi comuni. Tipo che i calabresi sono tutti mafiosi e che i milanesi sono tutti bauscia".