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Milano, il sindaco Sala: “Mi ricandiderei per completare la riapertura dei Navigli”

Il sindaco di Milano Beppe Sala ha aperto a un suo eventuale secondo mandato come primo cittadino: “Dovessi decidere oggi non avrei dubbi: mi ricandiderei”, ha detto in un’intervista al quotidiano “La Stampa” a proposito di uno dei suoi “sogni”, la riapertura di alcune tratte storiche dei Navigli: “Per l’inaugurazione della prima parte del progetto potrei essere ancora il sindaco della città, se fra due anni mi verrà confermata la fiducia”. Il sindaco ha poi elogiato Milano facendo un paragone con Roma: “Un altro mondo”.
A cura di Francesco Loiacono
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Il sindaco di Milano Beppe Sala alla cerimonia di consegna degli Ambrogini d'oro (LaPresse)
Il sindaco di Milano Beppe Sala alla cerimonia di consegna degli Ambrogini d'oro (LaPresse)

"Dovessi decidere oggi non avrei dubbi: mi ricandiderei". Così Beppe Sala, sindaco di Milano, ha parlato di una sua eventuale seconda candidatura a Palazzo Marino. L'occasione è stata un'intervista al quotidiano "La Stampa" su uno dei progetti che più stanno a cuore al primo cittadino, quello della riapertura di alcune tratte storiche dei Navigli: "Per l'inaugurazione della prima parte del progetto potrei essere ancora il sindaco della città, se fra due anni mi verrà confermata la fiducia", ha detto Sala, spiegando che prenderà la decisione "a tempo debito" ma confermando che, dovesse decidere oggi, non avrebbe dubbi. E non è d'altronde la prima volta che il sindaco afferma di volersi ricandidare: "Se fossimo nel 2020 mi ricandiderei", aveva detto ad esempio a settembre dal palco della Festa dell'Unità di Milano.

L'intervista rilasciata da Sala al quotidiano torinese è stata incentrata sulla riapertura dei Navigli: un sogno, come detto dal sindaco in occasione della campagna elettorale per le Comunali 2016, che però si avvia a diventare realtà. I milanesi si erano già pronunciati a favore tramite un referendum consultivo nel 2011. Ma il Comune ha voluto anche promuovere quest'estate una consultazione pubblica al termine della quale Sala ha detto che i milanesi sono fondamentalmente favorevoli al progetto. La riapertura dei Navigli, gli antichi canali navigabili di Milano ricoperti progressivamente a partire dagli anni del Fascismo, avverrà in diverse fasi. La prima prevede la riapertura di due chilometri non consecutivi dei canali che collegavano la Martesana alla Darsena. Cinque le tratte: dal Naviglio della Martesana lungo via Melchiorre Gioia, dalla Conca dell'Incoronata a via San Marco, davanti al Policlinico, in piazza Vetra vicino al Parco delle due Basiliche e infine dalla Conca di Viarenna fino quasi alla Darsena.

Nell'intervista Sala ha detto che la riapertura dei Navigli non è solo una "operazione nostalgia". Secondo il sindaco le critiche più fondate al progetto sono quelle relative alla mobilità e sui parcheggi, ma Sala ha invitato a guardare non alla Milano in cui verranno avviati i lavori, ma a quella in cui saranno conclusi, la Milano del 2030: "I Navigli sono stati chiusi alla fine del secolo scorso, quando le condizioni igieniche non erano più adeguate. Ma la verità è che la chiusura coincide anche con il momento di una rivoluzione industriale. La gente voleva andare in auto – ha detto il sindaco – Adesso, non dico che la situazione sia opposta. Ma i centri della città sono alla ricerca di una vivibilità diversa, che prescinda dal traffico selvaggio". Sala ha poi fatto un paragone tra la sua Milano e Roma: "Un altro mondo", ha detto, paragonando le due città per quanto riguarda la raccolta differenziata e la gestione dei rifiuti e il trasporto pubblico: "Se hai la spina dorsale della città che funziona diventi più coraggioso nel progettare il futuro".

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