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Milano, il sindaco Pisapia acclamato alla Festa dell’Unità: “Ripensaci”

Il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, è intervenuto giovedì sera alla Festa dell’Unità in corso ai Giardini Montanelli. Tanti gli inviti a ripensare al suo rifiuto di ricandidarsi per le Comunali del 2016, ma lui resta irremovibile: “Nessuno è indispensabile, ma io non scappo”.
A cura di Francesco Loiacono
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Il tormentone "Pisapia ripensaci", che da tempo parte del centrosinistra continua a ripetere, è riesploso, com'era prevedibile, alla Festa dell'Unità in corso ai Giardini Montanelli di Milano. Giovedì sera il sindaco del capoluogo lombardo è stato accolto dai tanti simpatizzanti presenti e da alcuni leader del partito, come l'ex segretario Pierluigi Bersani. Di fronte ai tanti inviti a ripensare al suo rifiuto di ricandidarsi nella corsa per le prossime Comunali del 2016, il sindaco è stato però irremovibile: "Nessuno è indispensabile. Milano sale e vola. Ma io non scappo".

Milano, il sindaco Pisapia acclamato alla Festa dell'Unità: "Ripensaci"

Dal palco della festa, Pisapia ha ribadito la sua decisione, affermando però di non volersi rottamare né abbandonare la città: "Non mi voglio rottamare, voglio continuare a lavorare per il centrosinistra unito a Milano e nel Paese e non scappo da Milano". Tante le lodi alla sua città, Milano, diventata la metropoli delle "quattro ‘I', innovativa, inclusiva, internazionale e intelligente". Tanti i riferimenti anche a quanto fatto dalla sua amministrazione, sperando che la città non butti via il passato. La continuità è uno dei punti che il sindaco sottolinea maggiormente quando si tratta di pensare ai possibili candidati per la corsa a Palazzo Marino.

Numerose le iniziative simpatiche organizzate dai militanti democratici per invitare il sindaco a tornare sui suoi passi: dal chupito "Pisapia ripensaci" alla canzone di Al Bano e Romina Power Nostalgia canaglia, opportunamente rivistata in Pisapia canaglia e vecchio successo delle scorse Comunali. Iniziative che il primo cittadino ha apprezzato, ma che non gli faranno cambiare idea: la sua volontà di non ricandidarsi sembra d'altronde più forte di tutto, anche delle pressioni del premier Renzi.

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