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Milano, il presidente Sergio Mattarella al Memoriale della Shoah: “Abisso del male è inimmaginabile”

“L’abisso del male è inimmaginabile e il dovere della memoria è la base per il futuro”. Questo il messaggio del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in vista al Memoriale della Shoah di Milano. Ad accompagnarlo c’era Liliana Segre, senatrice a vita, sopravvissuta all’orrore del campo di concentramento di Aushwitz all’età di 14 anni.
A cura di Simone Gorla
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Il sindaco di Milano Giuseppe Sala, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la senatrice a vita Liliana Segre, il presidente del Memoriale della Shoah Roberto Jarach
Il sindaco di Milano Giuseppe Sala, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la senatrice a vita Liliana Segre, il presidente del Memoriale della Shoah Roberto Jarach

"L'abisso del male è inimmaginabile e il dovere della memoria è la base per il futuro, per la convivenza del futuro". Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha visitato oggi a Milano il Memoriale della Shoah. Lo ha accompagnato la senatrice a vita Liliana Segre, deportata all'età di 14 anni proprio dal binario 21 della stazione Centrale e sopravvissuta al campo di concentramento di Auschwitz. "Per quanto si sia letto e visto, ogni momento di questo genere è fortemente coinvolgente e impressionante", è stata la riflessione del Capo dello Stato al termine della visita. Insieme al sindaco di Milano, Giuseppe Sala, e al presidente della Fondazione Memoriale della Shoah, Roberto Jarach, Mattarella ha visto anche il binario da cui partivano i vagoni piombati con i deportati.

In mattinata la vista all'Istituto dei Tumori

Nella mattinata di martedì 21 maggio il presidente Mattarella ha partecipato alle celebrazioni per i 25 anni dell'Istituto Europeo di Oncologia, ricordando il fondatore Umberto Veronesi. "La concezione del paziente nella completezza della sua persona è fondamentale. Si è fatta strada, per fortuna, e deve farne ancora molta nella struttura sanitaria del nostro Paese", ha sottolineato il presidente della Repubblica davanti alla platea dello Ieo. "Ciascuna persona è un caso unico da considerare nella sua unicità" ha aggiunto, facendo gli auguri all'istituto anche per i prossimi anni.

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