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Milano, il “Pirellino” venduto all’asta a prezzo record alla Coima di Catella: 175 milioni di euro

Il Comune di Milano ha venduto all’asta l’edificio noto come Pirellino, che fino a qualche anno fa ospitava alcuni uffici ed era dismesso da tempo. Ad aggiudicarselo, per una cifra record, è stata la società Coima sgr di Manfredi Catella, già regista dell’operazione immobiliare di Porta nuova. Metà dei soldi incassati da Palazzo Marino serviranno per realizzare opere in altri quartieri della città.
A cura di Francesco Loiacono
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Il "Pirellino" venduto all'asta (Foto dalla pagina Facebook di Pierfrancesco Maran)
Il "Pirellino" venduto all'asta (Foto dalla pagina Facebook di Pierfrancesco Maran)

Manfredi Catella, amministratore delegato della Coima sgr, si conferma come il nuovo dominus dell'edilizia a Milano. La sua società si è infatti aggiudicata all'asta, al prezzo record di 175 milioni di euro, l'edificio noto come il "Pirellino" che si trova in via Pirelli, in quella zona di Porta nuova che proprio grazie all'azione di Catella (e di Hines) ha cambiato volto, riempiendosi di grattacieli. Il "Pirellino" è un palazzo costruito negli anni Sessanta e che fino ad alcuni anni fa ospitava alcuni uffici del Comune di Milano, in particolare dell'Urbanistica e dei Lavori pubblici. Da anni era però dismesso e attualmente è oggetto di alcuni lavori di bonifica (come la rimozione dell'amianto) che sono a carico di Palazzo Marino e si concluderanno il prossimo settembre.

Nel 2013 l'asta era andata deserta

Nel 2013 il complesso era stato valutato 78 milioni di euro, ma l'asta era andata deserta. Il fatto che ieri mattina la Coima Sgr abbia rilanciato fino a 175 milioni (oltre a 18 milioni per il diritto di superficie novantennale del parcheggio sotterraneo di piazza Einaudi, sempre versati da Coima), è stato interpretato dal sindaco Beppe Sala e dall'assessore all'Urbanistica Pierfrancesco Maran come il segno della crescita del valore e dell'attrattività di Milano: "Se pensiamo che solo cinque anni fa andò deserto un tentativo di vendita con permuta a 78 milioni è segno del cambiamento della città il fatto che oggi (ieri, ndr) l'asta sia arrivata a 193 milioni e 600mila euro", ha detto Maran.

Metà dei soldi serviranno per gli altri quartieri di Milano

Come saranno utilizzati i soldi incassati dal Comune? "Intendo essere molto chiaro sull’utilizzo di queste risorse – ha detto il sindaco Sala in una nota – metà saranno utilizzate per nuove opere a servizio degli altri quartieri della città e il resto andrà a finanziare il progetto per i nuovi uffici del Comune di Milano". Gli uffici che prima erano nel Pirellino sono infatti attualmente in una sede in affitto in via Bernina, ma il 4 aprile si concluderà la manifestazione di interesse relativa alle proposte per la nuova sede di quegli uffici. Il Comune, come confermato da Salam intende "portare questi uffici in altri quartieri, contribuendo così al loro rilancio": la sede indicata è la zona Cenisio. "Sono risorse importantissime per Milano e per i milanesi – ha detto l'assessore Maran a proposito degli oltre 190 milioni che il Comune incasserà dalla vendita del Pirellino -: significa che Porta Nuova finanzia ancora di più gli altri quartieri di Milano, perché la larga parte di queste risorse diventerà opere diffuse in tutta la città".

Cosa accadrà invece all'edificio di via Pirelli 39? Coima sgr, che si è aggiudicata lo stabile dopo 85 rilanci (per la prima volta l'asta si è infatti svolta col metodo dell'incanto), ha l'obbligo, come prevede il bando, di procedere con un concorso internazionale di progettazione. L'obiettivo sarà quello di "garantire un alto valore qualitativo all’intervento". Chissà se presto a Porta nuova sorgerà un nuovo avveniristico grattacielo.

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