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Milano, il Mercato Centrale cerca un addetto eventi con esperienza, ma offre stage: è polemica

Scoppia la polemica per l’offerta di lavoro pubblica da Mercato Centrale che cerca per la nuova apertura in stazione Centrale a Milano un addetto stampa: “Cerchiamo una persona laureata e con esperienza, che conosca almeno due lingue straniere”, si legge nell’annuncio dove si offre però in cambio uno stage. L’azienda si è scusata e ha spiegato che si tratta di “un errore puramente formale”.
A cura di Chiara Ammendola
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Il Mercato Centrale alla stazione di Milano
Il Mercato Centrale alla stazione di Milano

Laurea con specializzazione di organizzazione di eventi, ottima conoscenza della lingua inglese oltre che di una seconda lingua straniera e ovviamente pregressa esperienza nel settore. Sono queste le caratteristiche richieste, oltre a un'altra lunga lista di peculiarità, dal Mercato Centrale di Milano che cerca per la sua imminente apertura un addetto eventi: peccato che sul piatto dell'offerta venga proposto uno stage extracurricolare.

Il lavoro si paga, lo studio anche e l'esperienza pure

L'offerta di lavoro pubblicata a poche settimane dall'inaugurazione del Mercato Centrale che avverrà il prossimo 7 aprile ha fatto, giustamente, storcere il naso ad addetti ai lavori e non: sotto l'occhio dei riflettori si ripropone infatti un vecchio e nocivo argomento che riguarda proprio quello del mercato del lavoro e dei contratti che lo regolano. "Il lavoro si paga, lo studio anche e l'esperienza pure, soprattutto a Milano, soprattutto se stai per prendere in gestione un'attività di cui tutti parlano – scrive Elena Comelli di SinistraxMilano su Facebook – ecco, io spero che il Comune di Milano che su Mercato Centrale ha messo ampiamente e legittimamente la faccia, non permetta cose di questo tipo, intervenga per garantire che, nei luoghi che sventolano il brand Milano, il lavoro si paga e si inquadra correttamente".

Mercato Centrale si scusa e corregge l'annuncio

Dopo le polemiche è arrivata la risposta del Mercato Centrale, una nota in cui precisa che la ricerca di personale "riguarda, in realtà, due profili distinti che dovranno occuparsi, a livelli diversi, dell’attività di organizzazione eventi". Il 27 gennaio 2020 "era stato pubblicato un job posting relativo alla ricerca di un addetto eventi per la quale sono stati indicati specifici requisiti e competenze e per la quale l’iter di selezione è attualmente concluso. Successivamente, nella giornata di ieri, è stata avviata la ricerca per il secondo dei profili previsti (uno stage) e per il quale è stato però utilizzato erroneamente lo stesso formato del primo job posting". Mercato Centrale fa spere di avere "da sempre la massima cura nel garantire la corretta corrispondenza tra requisiti professionali ed esperienziali richiesti e la tipologia contrattuale offerta". L’Azienda "si scusa per l’errore puramente formale, dovuto soltanto ad una disattenzione in fase di ripubblicazione" e fa sapere che sta "prontamente provvedendo a correggere il job posting per la seconda posizione".

Un progetto da 7 milioni di euro: attese centinaia di migliaia di persone

Il Mercato Centrale nasce nell'ambito di un progetto più grande che ha come obiettivo quello di riqualificare le zone della città come quelle delle stazioni spesso associate a fatti di cronaca e micro criminalità: dopo le aperture di Firenze, Roma e Torino che hanno fornito risposte positive in questo senso, l'esperimento arriva anche a Milano, grazie alla partecipazione del Comune, di Grandi Stazioni Retail e di Fs: 5000 metri quadri, trenta botteghe tutte curate da "artigiani del cibo" e oltre 350 persone occupate per un investimento totale di 7 milioni di euro. Ed è proprio sul transito di persone che punterà il flusso commerciale del Mercato la cui provenienza sarà in parte di viaggiatori e pendolari e in parte di persone che arriveranno in stazione grazie proprio agli eventi in programma nelle prossime settimane.

L'addetto stampa garantirà un flusso di persone in stazione Centrale

Il ruolo dell'addetto eventi sarà dunque centrale nell'ideare e organizzare le attività, dalla sua pianificazione iniziale sino al suo effettivo svolgimento, così come si legge nell'annuncio di lavoro di Mercato Centrale pubblicato poco fa. Da qui l'osservazione spontanea di chi si chiede per l'ennesima volta come si possa pensare di non voler pagare il lavoro di una persona competente e preparata, che ha studiato e che probabilmente garantirà col suo operato il flusso di persone necessario a far sopravvivere questo progetto commerciale. "Se cerchi qualcuno con esperienza non gli offri uno stage ma un'assunzione vera", tuona Comelli nella sua denuncia social.

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