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Milano, il Comune vieta il raduno di musica elettronica “Ballo nel parco” al Sempione

L’evento “Ballo nel parco”, in programma al parco Sempione a Milano dal 10 al 12 settembre, è stato rinviato a data da destinarsi dagli organizzatori, su pressione del comune e del Comitato per l’ordine e la sicurezza. Al raduno di musica elettronica, autorizzato per 1.500 persone, si erano già prenotati quasi 20mila appassionati.
A cura di Francesco Loiacono
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Alla fine il Comune di Milano ha stoppato la musica. Quella, elettronica, che sarebbe stata la protagonista dell'evento "Ballo nel parco" nei verdi prati del Sempione. Ha prevalso forse il buon senso, considerando che a un evento autorizzato per 1.500 persone si erano già prenotati, su Facebook, circa 20mila appassionati. I giorni dal 10 al 12 settembre, data dell'evento che era inserito nel calendario di Parklive, rassegna parallela al Milano film festival, rischiavano di trasformarsi in un incubo per l'ordine pubblico e per la tenuta dello stesso parco Sempione. In tanti, incluso Palazzo Marino, temevano per una sorta di effetto "Notte delle lanterne", essendo diventata ormai la famigerata serata con 50mila persone in Darsena un metro di paragone su come non si devono organizzare gli eventi.

Milano, il Comune vieta il raduno di musica elettronica

A dare la notizia della cancellazione dell'evento Ballo nel parco è stato l'assessore alla Sicurezza di Milano Marco Granelli, che aveva chiesto e ottenuto di discutere della questione nel corso del Comitato per l'ordine e la sicurezza in prefettura. Granelli era stato sollecitato da alcuni comitati civici, come Pro Arco Sempione, preoccupati che la manifestazione si potesse trasformare in un rave fuori controllo. L'assessore ha spiegato che gli organizzatori "hanno sospeso l’evento, non ritenendolo coerente con il parco e non avendo la possibilità di gestirlo". Una tesi confermata dagli organizzatori, che su Facebook hanno confermato la cancellazione. Lunedì, in una conferenza stampa, verranno presentati eventuali eventi in sostituzione della tre giorni di musica elettronica: quest'ultima rimane "in attesa di una nuova data". Significa forse che, a breve, si riproporrà il problema di dove far ballare migliaia di giovani appassionati di questo tipo di musica.

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