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Milano, il Comune mette al bando gli ex caselli daziari di Porta Nuova: negozi o attività culturali

Il Comune di Milano metterà a bando il prossimo ottobre gli ex caselli daziari di Porta Nuova, una delle antiche sei porte della città lungo la Cerchia dei Bastioni. La base d’asta per la concessione in affitto degli spazi partirà da 36.317 euro annui. Potranno ospitare attività espositive, commerciali e di ufficio, con l’esclusione dell’attività di ristorazione.
A cura di Francesco Loiacono
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Porta Nuova (Foto da Wikipedia)
Porta Nuova (Foto da Wikipedia)

Andranno all'asta a ottobre gli ex caselli daziari di Porta Nuova, a Milano. Gli spazi di una delle sei porte cittadine, costruiti tra il XVI esimo e il XIXesimo secolo e ritenuti di interesse storico-artistico, potranno ospitare in affitto attività espositive, commerciali e di ufficio, "con l'esclusione dell'attività di ristorazione", come ha precisato in una nota Palazzo Marino. Per l'assessore al Demanio Roberto Tasca "la riconsegna alla città dei caselli daziari di Porta Nuova, attualmente chiusi, rappresenta un tentativo, non solo simbolico, di ripartenza per la nostra città. I caselli – ha aggiunto Tasca – rappresentano un pregio che racconta la storia di Milano e devono essere riconnessi con la vita quotidiana della città per essere vissuti ogni giorno".

Base d'asta 36.300 euro annui

Porta nuova, che oggi identifica soprattutto uno dei nuovi quartieri della città, con i grattacieli Unicredit e piazza Gae Aulenti, è in realtà una delle sei porte costruite lungo la cerchia dei Bastioni in epoca spagnola. In epoca napoleonica venne rifatta: i due ex caselli daziari che si trovano in piazza Principessa Clotilde vennero uniti da un arco trionfale progettato da Giuseppe Zanoia. I due caselli daziari collocati simmetricamente ai due lati della porta costituiscono due unità separate, accessibili da un’area antistante pedonale, aperta sul lato libero verso corso di Porta Nuova. Sono questi spazi, di 199 metri quadri, che andranno a bando in ottobre: la base d'asta è stata fissata in 36.317,56 euro annui.

Come funziona il bando

Il bando prevede una valutazione del progetto sotto l'aspetto tecnico ed economico. Per quanto riguarda il primo aspetto, verrà assegnato un punteggio per un massimo di 60 punti su 100. Saranno favorite le "attività culturali che favoriscano l'aggregazione, che garantiscano un'apertura in più fasce orarie, che rispettino e arricchiscano con la cura degli spazi il valore monumentale dei caselli". Gli altri 40 punti saranno assegnati all'offerta economicamente più vantaggiosa. Una volta assegnati i punti dell'offerta tecnica e stabilita una graduatoria, la commissione aggiudicatrice aprirà le buste con l'offerta economica: dopo sarà stilata la classifica definitiva.

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