Milano, il caso dei mendicanti nigeriani con i cappellini da baseball finisce in procura
Per sei mesi la polizia locale di Milano ha indagato sui mendicanti nigeriani che chiedono l'elemosina in determinati punti della città. L'indiscrezione è riportata dal quotidiano "La Repubblica", secondo cui il materiale raccolto nel corso di questa indagine è finito in procura. I magistrati dovranno capire se dietro i ragazzi che chiedono l'elemosina con un cappellino da baseball – da cui il nome dell'inchiesta, "Baseball cap" – vi sia un racket. Dagli accertamenti della polizia locale è infatti emerso che i circa 200 questuanti presenti a Milano sono coordinati da alcune (poche) persone che allontanano altri mendicanti dalle zone in cui "lavorano" i giovani nigeriani e vigilano sul rispetto di determinati orari per l'elemosina: i questuanti devono rimanere fissi nella propria zona dalla mattina alle 7 fino alle 14 o alle 16.
L'assessore alla Sicurezza bacchetta la polizia locale: L'indagine è ancora in corso
Ciò che la polizia locale e la procura vogliono capire è se, in sostanza, i mendicanti non siano "obbligati" da qualcuno a chiedere l'elemosina per pagare debiti pregressi: le spese per il viaggio in Italia o altre ancora. Finora però non sarebbero emersi passaggi di denaro tra i mendicanti e i loro coordinatori. Dal profilo emerso i questuanti col cappellino hanno tutti un permesso di soggiorno, qualcuno anche un lavoro, seppure in nero. Alcuni hanno moglie e figli iscritti a scuola. Sentita al telefono da Fanpage.it, l'assessore alla Sicurezza di Milano Carmela Rozza si è detta sbalordita (e imbufalita) che qualcuno dalla polizia locale abbia fatto trapelare la notizia su un'indagine ancora agli inizi, che potrebbe alla fine non configurare alcun reato: "Si sta indagando, ma tra l'altro il fenomeno dei questuanti con il cappellino da baseball non è solo milanese. Li ho visti a Palermo, sono in Puglia, a Firenze. Potrebbe – spiega Rozza – essere un banalissimo sistema organizzativo di tutela, attraverso cui sbarcano il lunario, come può essere qualcosa di diverso. Ma non si può dirlo adesso".