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Milano, i bimbi prematuri in Terapia intensiva al Niguarda festeggiano il Carnevale con le mamme

C’è un reparto nell’ospedale di Niguarda di Milano che, a differenza delle altre città, non ha annullato i festeggiamenti del Carnevale 2020. Si tratta del reparto di neonatologia, dove i bimbi nati prematuri, appena affacciatisi sul mondo, hanno potuto trascorrere con le loro mamme il primo Carnevale della loro vita con tanto di travestimento. Ecco le foto.
A cura di Filippo M. Capra
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Un neonato travestito da ape per la festa di Carnevale dell'ospedale Niguarda (Foto: Niguarda di Milano)
Un neonato travestito da ape per la festa di Carnevale dell'ospedale Niguarda (Foto: Niguarda di Milano)

Il Coronavirus sembrava aver spazzato via tutte le speranze di festeggiare il Carnevale. Le Regioni colpite dall'emergenza contagi hanno annullato o rinviato tutti i festeggiamenti, rimandando quindi la gioia di grandi e piccoli per la festa in maschera più attesa dell'anno insieme ad Halloween. Eppure, a Milano, una festa di Carnevale è andata in scena. Nel reparto di neonatologia del Niguarda, infatti, le neo mamme hanno potuto festeggiare con i loro piccoli, nati prematuri, il primo Carnevale della loro vita.

La Bielorussia blocca l'arrivo dei "bambini di Chernobyl" in Italia

Per dei bambini che riescono a non subire le conseguenze dell'emergenza Coronavirus, ce ne sono altri che sono costretti a patirle. Si tratta dei cosiddetti "bambini di Chernobyl", quei bambini che vivono in zone della Bielorussia e dell'Ucraina maggiormente colpite dalle piogge acide radioattive dopo l'esplosione del reattore 4 della centrale nucleare del paese che gli ha dato il soprannome. E proprio dalla Bielorussia è arrivata comunicazione che a causa del contagio globale da Coronavirus, è sospesa l'uscita all'estero dei bambini per il risanamento. Migliaia di famiglie in tutto il mondo, Italia compresa, non potranno quindi riabbracciare i bimbi accolti un mese all'anno grazie il sostegno delle onlus. Il divieto imposto dal Dipartimento per gli Aiuti umanitari della Repubblica di Bielorussia vale certamente per il mese di marzo, mentre non ci sono riferimenti ai cicli di uscita di maggio e giugno. Per questo è ragionevole pensare che le autorità competenti della Russia Bianca vogliano monitorare costantemente la situazione prima di confermare o revocare il divieto.

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