96 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Milano: Hu, Mohamed e Chen sono i cognomi più diffusi tra i nuovi nati

Hu, Mohamed e Chen si confermano ai primi posti tra i cognomi dei nuovi nati a Milano. A dirlo l’Anagrafe cittadina, che ha confrontato i dati del 2017 e del 2016. Tra le professioni, gli impiegati superano i pensionati.
A cura di Francesco Loiacono
96 CONDIVISIONI
Immagine

Una Milano sempre più multiculturale e dinamica. Questo emerge dalla fotografia scattata dall'Anagrafe cittadina, che ha analizzato i dati dell'anno appena passato mettendoli a confronto con il 2016 e stilando così una sorta di "carta d'identità" del capoluogo lombardo. Una metropoli che si apre sempre più al mondo: Hu, Mohamed e Chen si confermano infatti ai primi posti tra i cognomi dei nuovi nati. Una tendenza che va avanti ormai da anni. A seguirli sono gli Ibrahim, i Zhou e gli Ahmed e i Rossi. Per quanto riguarda i nomi, invece, sono confermati tra le prime scelte di mamma e papà Leonardo e Sofia, seguiti da Alessandro e Giulia. Sorpassi sul terzo gradino del podio: Riccardo e Alice superano rispettivamente Francesco e Beatrice al terzo posto.

Professioni: gli impiegati superano i pensionati

Per quanto riguarda l'attività lavorativa, l'anno che si è appena concluso ha visto un importante sorpasso: gli impiegati hanno superato i pensionati. Tra gli uomini si contano infatti 92.658 impiegati contro 89.731 pensionati (nel 2016 era l'inverso, 95.748 in pensione contro 87.678 impiegati). Tra le donne il sorpasso è stato di misura: 116.668 impiegate contro 116.650 pensionate (anche qui nel 2016 il rapporto era capovolto: 122.352 pensionate contro 111.692 impiegate). Al terzo posto delle professioni più diffuse per gli uomini figura quella di studente ( in crescita, 86.445 nel 2017 contro gli 84.412 del 2016) e per le donne quella di casalinga (in calo, 105.617 nel 2017 contro le 107.946 nel 2016).

Completano la fotografia dell'Anagrafe i dati dello stato civile: i matrimoni in Comune si confermano in leggero calo, ma superano comunque di molto quelli celebrati in chiesa (2.053 contro i 552, nel 2016 sono stati rispettivamente 2.097 contro 863). A crescere sono invece le convivenze di fatto, che passano dalle 270 del 2016 alle 510 dell’anno appena concluso e anche le unioni civili, passate da 225 a 379.

96 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views