Un grave episodio di cronaca si è consumato nella serata di ieri – domenica 9 giugno – a Milano, dove una guardia giurata, al culmine di un litigio con la sua compagna, ha preso l'arma regolarmente detenuta e ha sparato al figlio tredicenne della donna. Erano circa le 22.30 quando gli spari della pistola hanno rimbombato in via Marco Aurelio, a due passi da viale Monza. Secondo quanto ricostruito il ragazzo era rientrato in casa quando ha assistito al litigio tra l'uomo, che da quanto si apprende era ubriaco, e sua mamma. Forse ha tentato di intervenire difendendo la madre, fatto sta che pochi minuti dopo il 45enne l'ha inseguito fuori l'appartamento fin in mezzo alla strada ferendolo. "Correva come un matto, poi ha sparato per ammazzarlo", la testimonianza a Fanpage.it di un residente che ha assistito alla scena.
Ricoverato al Niguarda il giovane non è in pericolo di vita
Raggiunto in strada dalla madre che ha assistito a tutta la scena continuando a chiedere aiuto, il ragazzo è stato trasferito in ambulanza all'ospedale Niguarda dove è stato ricoverato in codice rosso: ferito al fianco e al braccio, da quanto si apprende non è però in pericolo di vita. L'aggressore, identificato per Angelo Di Matteo, è stato invece fermato in mezzo alla strada dai carabinieri giunti sul posto in pochi minuti e arrestato. Alla vista degli uomini in divisa ha puntato loro l'arma, per poi abbassarla e non fare resistenza al fermo. Di Matteo e la madre dell'adolescente convivevano ormai da qualche tempo, avendo iniziato una relazione dopo la morte del padre del giovane. Questo il messaggio lasciato su Facebook al ragazzino a cui ieri sera ha sparato in occasione del suo ultimo compleanno: "Tantissimi auguri uomo, sei la mia vita. Importante è che non puoi cambiare mai, io ti voglio bene".