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Milano, gli affitti costano troppo: oltre 2mila richieste di sfratto al mese

Sono più di duemila le richieste di sfratto al mese effettuate a Milano nel 2014: la gran parte è dovuta a “morosità incolpevole”. Il Comune di Milano ha creato per questo l’Agenzia sociale per la locazione, allo scopo di intervenire sugli affitti privati, mediando tra inquilini e proprietari.
A cura di Federica Gullace
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Sono oltre 2mila le richieste di sfratto al mese effettuate nell’anno 2014, quasi 500 in più rispetto all’anno precedente. Si tratta della cosiddetta "morosità incolpevole", ovvero l’incapacità di far fronte al pagamento del canone popolare, che fa schizzare il dato dell’emergenza abitativa nel capoluogo lombardo. Come indicato dalla prefettura, infatti, i provvedimenti esecutivi di rilascio (cioè gli avvenuti sgomberi) sarebbero in aumento per colpa dei prezzi eccessivi. Una situazione delicata, per la quale il Comune di Milano, dopo aver affidato a Mm la gestione del proprio patrimonio di case, ha varato l’Agenzia sociale per la locazione, la quale dovrà intervenire sugli affitti privati, mediando tra inquilini e proprietari, favorendo l’incontro tra domanda e offerta, con l’obiettivo di evitare gli sfratti e trovare canoni sostenibili per le famiglie. A gestire il tutto, sarà la Fondazione welfare ambrosiano, la cui convenzione con il Comune è stata firmata lo scorso giovedì.

La nuova agenzia avrà la sua sede negli spazi di Villa Scheibler a Quarto Oggiaro, presso gli uffici già in uso alla Fondazione welfare ambrosiano, con sportelli aperti al pubblico allo scopo di ridurre il rischio di sfratto e stimolare l’uso del canone concordato, sia per i nuovi contratti che per la conversione di quelli già in corso e a rischio di morosità. Come ha dichiarato Daniela Benelli, assessore comunale alla Casa: "Rispetto a un patrimonio Erp insufficiente c’è un bacino molto più ampio di alloggi privati, spesso sfitti, che vogliamo rimettere in circolo. Vogliamo intervenire prima dello sfratto, evitando che le famiglie restino senza casa e tutelando i proprietari dal rischio della morosità". L’assessore alle Politiche per il lavoro e sviluppo economico, Cristina Tajani, ha aggiunto: "L’Agenzia è un passo in più rispetto ai bisogni dei tanti che si sono rivolti a Fondazione welfare: infatti molte delle richieste di microcredito ricevute in questi anni si riferiscono proprio alla necessità di coprire le spese per i canoni d’affitto".

Gli sfratti per morosità incolpevole sono 15mila

Intanto, Stefano Chiappelli, segretario del Sunia, il Sindacato nazionale unitario inquilini e assegnatari, chiarisce: "Dei 20mila sfrattati in città, 15mila sono per morosità incolpevole. Forse ora sarà possibile rimettere sul mercato quegli 80mila alloggi privati sfitti, grazie alle garanzie e ai vantaggi di cui possono godere i proprietari che affitteranno a canone concordato". Ma dall’altra parte, il Sicet, Sindacato inquilini casa e territorio, rappresentato dal segretario generale Leo Spinelli, ribatte: "L’avviso pubblico del Comune, che si chiude al 30 aprile per la richiesta di contributo da parte delle famiglie sfrattate con morosità incolpevole, ha raccolto da gennaio a oggi una decina di domande, perché gli uffici dell’assessorato sono riusciti a dare un’interpretazione alla norma ancora più restrittiva di quella regionale e nazionale". Secondo le nuove convenzioni, il proprietario che deciderà di ritirare lo sfratto e di sottoscrivere un contratto a canone concordato, verrà risarcito delle morosità pregresse fino a un massimo di ottomila euro e sarà tutelato da eventuali inadempienze dell’inquilino. Sarà quindi l’inquilino a rientrare dal debito, concordando con l’Agenzia un piano non inferiore a dodici mesi.

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