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Milano, finte modelle su Facebook: così tre ex badanti 60enni truffavano padri di famiglia

Si fingevano tre irresistibili top model e su Facebook adescavano uomini con promesse d’amore e foto hard. In realtà erano tre ex badanti romene di 60 anni, residenti e Bucarest, che avevano trovato un modo rapido ed efficace per spillare denaro a padri di famiglia e uomini soli. Il sistema era semplice: dopo lo scambio di tenerezze e promesse in chat, chiedevano soldi per raggiungere l’Italia e incontrare gli innamorati. Le ragazze, però, non arrivavano mai e le vittime del raggiro, sopraffatte dalla vergogna, non denunciavano l’accaduto.
A cura di Simone Gorla
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Fingevano di essere tre top model irresistibili e su Facebook adescavano uomini con foto provocanti, chat e proposte hard. In realtà erano tre ex badanti romene sulla sessantina, residenti a Bucarest, abilissime a svuotare i conti in banca dei malcapitati che cadevano nella loro rete. Il caso, raccontato da Il Giorno, è arrivato alla Procura di Milano quando la polizia postale romena ha identificato le donne protagonista della truffa, che avevano tra i loro obiettivi anche facoltosi connazionali. La maggior parte delle vittime, però, era costituita da italiani, non necessariamente soli e anziani, che venivano attirati dal fascino delle presunte modelle e finivano per fare tutto quello che gli veniva richiesto.

La richiesta di soldi per un viaggio a Milano

Il sistema usato dalle truffatrici per farsi mandare soldi dai loro "ammiratori" era tanto semplice quanto efficace. Dopo l'adescamento e uno scambio più o meno lungo di messaggi, sentimentali o piccanti a seconda dell'interlocutore, arrivava la richiesta di denaro per poter raggiungere lo spasimante: "Mi paghi il biglietto per venire a Milano?". E i soldi puntualmente arrivavano: fino a 10 mila euro per acquistare completi intimi, scarpe e per altre spese, oltre che per il volo per raggiungere l'Italia e coronare la storia "d'amore". La bella ragazza, però, non arrivava mai, e solo a questo punto gli uomini si rendevano conto di essere stati raggirati.

Nessuna delle vittime ha denunciato la truffa

Il problema, per gli investigatori milanesi, è che nessuno dei soggetti che sono caduti nella trappola ha mai presentato una denuncia. Forse per la vergogna di avere commesso una tale leggerezza, o per non dover rivelare le proprie discutibili frequentazioni online, gli uomini hanno preferito restare in silenzio.

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